Comunità di Sant'Egidio

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Sant’Egidio: incontro a Parigi con l’imam di al-Azhar

Domani Andrea Riccardi e Ahmad al-Tayyeb a colloquio sul tema “Oriente e Occidente”

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Domani 24 maggio 2016 si terrà a Parigi il secondo incontro internazionale dal titolo Oriente e Occidente. Dialoghi di civiltà. L’evento, preparato da tempo, è la seconda tappa europea dopo lo storico incontro di Firenze del giugno 2015, che ha segnato la prima visita ufficiale in Europa del Grande Imam di al-Azhar, Ahmad al-Tayyeb.
Il convegno – che la prestigiosa istituzione islamica ha voluto a Parigi, città vittima degli attentati del novembre scorso – non si iscrive nel quadro del dialogo tra islam e Occidente, ma desidera rispondere alla richiesta, che sale dal mondo mediorientale così come dall’Europa, di scrivere una pagina nuova nella storia dei rapporti tra queste due grandi civiltà.
È promosso dalla Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con la prestigiosa istituzione islamica di al-Azhar, millenario e autorevole centro di studi teologici del mondo musulmano e il Muslim Council of Elders. Il Grande Imam di al-Azhar, Ahmad al-Tayyeb, massima autorità dell’islam sunnita, aprirà il convegno, proprio il giorno dopo il colloquio con Papa Francesco e prima di incontrare le autorità istituzionali francesi.
“La Comunità di Sant’Egidio lavora da molti anni per favorire l’incontro e la conoscenza reciproca tra culture e fedi diverse. È un impegno che va perseguito con determinazione, soprattutto in questa fase complessa della vicenda umana, di fronte alla quale ci si interroga su quali siano gli spazi e i modi per una nuova convivenza tra le civiltà”, si legge in un comunicato di Sant’Egidio.
“Gli echi globali delle guerre irrisolte, le crescenti dimensioni del fenomeno migratorio con la presenza di nuovi cittadini europei di lontana provenienza e i violenti mutamenti in atto nelle società mediorientali – solo per limitarsi ai fatti di cronaca – diventano un pressante interrogativo su come costruire un futuro comune partendo da storie differenti – prosegue la nota -. D’altra parte, l’accorciarsi delle distanze geografiche e culturali tra i popoli suscita l’urgenza di un’articolata riflessione sull’essenza e lo statuto dell’«altro» in ogni civiltà”.
Secondo la Comunità di Sant’Egidio, l’incontro di Firenze ha rappresentato “l’inizio di una nuova fase nei rapporti tra Oriente e Occidente, segnando il superamento della rassegnazione prodotta dalla paura e dall’ignoranza. L’evento di Parigi intende ampliare la riflessione su come vivere con categorie nuove in un mondo nuovo, sia per l’Oriente che per l’Occidente”.
Ad aprire l’evento saranno le relazioni introduttive del Grande Imam di al-Azhar, sheykh Ahmad al-Tayyeb, e del professor Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio.
“La collaborazione tra queste realtà a vocazione internazionale e la stessa presenza assieme al Grande Imam di al-Azhar di esponenti qualificati dei due mondi sono un’espressione significativa dell’importanza e dell’originalità di una proposta che intende promuovere una nuova comprensione tra civiltà diverse”, conclude Sant’Egidio.

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ZENIT Staff

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