Catholics praying in China

ACN

Cina. Scomparso il vescovo Luca Tommaso Zhang Huaixin, "pastore zelante e paziente"

Il presule è deceduto l’8 maggio a causa dell’aggravarsi di diabete e problemi cardiaci. Oggi avrebbe compiuto 91 anni

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La scorsa domenica 8 maggio, intorno a mezzogiorno, è deceduto mons. Luca Tommaso Zhang Huaixin, vescovo di Jixian (Weíhwei), nella provincia di Henan (Cina Continentale). La notizia è stata diffusa solo oggi, giorno in cui il presule avrebbe compiuto 91 anni.
I funerali – informa un comunicato vaticano – sono stati celebrati il 14 maggio alla presenza di un gran numero di fedeli che ha reso omaggio alla salma del vescovo, esposta nella cattedrale. Mons. Zhang, lo scorso 6 maggio, era stato ricoverato in ospedale d’urgenza, in seguito all’aggravarsi del diabete e dei problemi cardiaci di cui soffriva da tempo. Il giorno prima del suo decesso era ancora lucido di mente e ricordava gli anni giovanili, trascorsi in seminario.
Nato il 23 maggio 1925 nel villaggio di Liangbudaying, Honghetun, in una famiglia di ferventi cattolici, maturò la sua vocazione tra i missionari italiani del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere), che operavano nello Henan. Nel 1934 entrò nel Seminario minore della diocesi di Jixian e, quindi, passò al Seminario maggiore di Kaifeng. Fu ordinato sacerdote da mons. Gaetano Pollio, P.I.M.E., arcivescovo di Kaifeng, il 19 ottobre 1950.
Dopo l’ordinazione svolse il ministero pastorale a Tianjin e ad Anyang. Nel 1958 venne arrestato e condannato ai campi di lavoro forzato a causa della fede. Solo nel 1980 poté ritornare a svolgere il ministero pastorale. Il 19 ottobre 1981 fu consacrato segretamente Vescovo di Jixian da S.E. Mons. Giulio Jia Zhiguo, Vescovo di Zhengding, nello Hebei.
Mons. Zhang Huaixin viene ricordato da chi lo ha conosciuto come un “pastore zelante e paziente”, pieno di fede e dedito all’evangelizzazione, che si è interamente dedicato alla costruzione materiale e pastorale della sua Diocesi: incontrava regolarmente le comunità; ha restaurato e costruito chiese, tra cui la cattedrale, ha avviato diversi centri sanitari, un centro catechistico e uno per ritiri spirituali. Ha seguito la formazione dei sacerdoti, intrattenendo con loro rapporti paterni ed affettuosi e assicurando loro la possibilità di esercitare il ministero; ha sostenuto lo sviluppo della Congregazione delle Suore di San Giuseppe.
Sotto la sua guida, la diocesi di Jixian è cresciuta per numero di sacerdoti, suore e fedeli, oltre che per l’impegno nel campo sanitario e catechistico. Alcuni dei suoi sacerdoti sono stati ordinati da vescovi legittimi, riconosciuti dalle autorità civili. Lo stesso mons. Zhang Huaixin accettò il riconoscimento governativo, ma rimanendo fedele ai principi di fedeltà e di comunione con il Papa e senza aderire a organismi la cui finalità è inconciliabile con la dottrina cattolica.

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ZENIT Staff

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