Al termine dell’Udienza generale del mercoledì, Papa Francesco ha rivolto “con speciale affetto” un saluto ai “bambini ucraini, orfani e profughi a causa del conflitto armato che ancora si protrae nell’est del Paese”. “Per intercessione di Maria Santissima – ha detto il Pontefice – rinnovo la mia preghiera affinché si giunga ad una pace duratura, che possa sollevare la popolazione tanto provata e offra un futuro sereno alle nuove generazioni”.
Salutando i pellegrini polacchi presenti in piazza San Pietro, il Papa ha ricordato che oggi ricorre il giorno della nascita di San Giovanni Paolo II (Wadowice, 18 maggio 1920). “Mi unisco spiritualmente al presidente della Repubblica di Polonia – ha aggiunto – con i combattenti e i partecipanti alla Santa Messa nel cimitero polacco di Montecassino a ricordo dei caduti, nonché a coloro che sono radunati a Toruń per la consacrazione del Santuario della Beata Vergine Maria Stella della Nuova Evangelizzazione e di San Giovanni Paolo II”.” Che questi importanti eventi siano per voi un invito a pregare per la pace, per la Chiesa in Polonia e per la prosperità della vostra Patria”, ha detto Francesco.
Infine un saluto ai sacerdoti della Chiesa ortodossa russa ospiti del Pontificio Consiglio per l’Unità dei cristiani; ai Padri Redentoristi; ai ragazzi del reparto oncologico dell’Ospedale Bambin Gesù e ai devoti di San Francesco di Paola, fondatore dell’Ordine dei Minimi e Patrono della Calabria, di cui quest’anno ricorre il sesto centenario della nascita.Parlando ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli, il Santo Padre ha detto: “Cari giovani, soprattutto voi studenti laziali dell’iniziativa ‘Raccontiamo il Giubileo’, imparate da San Francesco di Paola che l’umiltà è forza e non debolezza! Cari ammalati, non stancatevi di chiedere nella preghiera l’aiuto del Signore specialmente nelle difficoltà. E voi, cari sposi novelli, gareggiate come i santi nello stimarvi e aiutarvi a vicenda”.