Nuovi Orizzonti accoglie i nuovi “Cavalieri della Luce”

Grande festa alla Mariapoli di Castelgandolfo per la Giornata di Spiritualità di Pentecoste, alla presenza della fondatrice Chiara Amirante

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Per Nuovi Orizzonti è stato il momento più importante dell’anno. Presso la Mariapoli di Castelgandolfo si è celebrata ieri la Giornata di Festa e Spiritualità di Pentecoste, che ha radunato membri da tutta Italia.
In un auditorium gremito, il colpo d’occhio offre un pubblico composto prevalentemente da bambini, ragazzi e giovani famiglie. Come sempre negli appuntamenti del movimento, l’allegria si tocca con mano. L’abbraccio è un segno distintivo del clima di fraternità tra i membri e anche nei confronti dei nuovi arrivati e degli ospiti.
Sul palco si susseguono canti e danze e il ripetuto motto di Nuovi Orizzonti: E gioia sia! A fare gli onori di casa l’animatore Maurizio Fratamico e la portavoce del movimento, Silvia Piasentini, con una breve apparizione e un saluto del cantante Nek, presentato al pubblico con il suo nome di battesimo, Filippo Neviani.
La fondatrice Chiara Amirante ha esortato l’uditorio, a partire dallo Spirito della Pentecoste. “In questo giorno consacriamo la vita a Chi è l’amore” ha detto, con riferimento alle persone – laici, coppie di coniugi e Cavalieri della Luce – che, secondo lo speciale carisma di Nuovi Orizzonti, al termine della giornata hanno pronunciato i loro voti di povertà, castità ed obbedienza.
Amirante ha quindi ricordato il motto della giornata: “Lo Spirito del Signore è sopra di me e ci ha consacrato con l’unzione” (Lc 4,18). E il Concilio Vaticano II: “Per la rigenerazione e l’unzione dello Spirito Santo i battezzati vengono consacrati per formare un tempio spirituale e un sacerdozio santo, per offrire, mediante tutte le attività del cristiano, spirituali sacrifici, e far conoscere i prodigi di colui, che dalle tenebre li chiamò all’ammirabile sua luce (cfr. 1Pt 2,4-10)” (Lumen Gentium 10).
“Dio manda lo Spirito Santo perché rimanga con noi per sempre – ha proseguito la fondatrice -. Siamo chiamati a diventare dimora dello Spirito Santo, se lo facciamo, la nostra vita sarà meravigliosa. Vivendo la sua Parola, possiamo accogliere lo Spirito, perché faccia cose meravigliose in noi”.
Non è scontato, tuttavia, conservare lo Spirito dentro di noi, c’è la tentazione di “campare di rendita” e indulgere nei comportamenti dell’“uomo vecchio”, che vive “secondo la carne”. Ci sono, ha detto ancora Amirante, vari fattori che bloccano questa apertura del cuore, a partire dalla “paura” che Gesù sia ‘troppo esigente’, fuggendo la sua “radicalità” e rifugiandosi nell’“accomodamento” e in una vita spirituale di troppi compromessi.
Altro tranello in cui spesso si cade, una vera “menzogna della società”, è l’imperativo per il quale, sempre e comunque, “devi essere forte”. Lasciarsi toccare dallo “sguardo d’amore di Gesù”, al contrario, comporta accettarsi per come si è, ovvero con le proprie inevitabili fragilità.
È seguita la testimonianza di Nicola, un passato travagliato, come molti dei membri della comunità Nuovi Orizzonti. La fede di sua madre l’aveva aiutato molto già durante l’infanzia, rattristata da un lungo ricovero ospedaliero. “Mamma mi insegnò a tramutare la parola soffrire in offrire ma io dalla sofferenza fuggivo…”, ha raccontato.
Dopo il trasferimento assieme alla famiglia, dalla nativa Sardegna alla Toscana, da adolescente Nicola ha acquisito serenità e sicurezza di sé: “in particolare con lo sport, sono riuscito a conquistarmi il rispetto della società”. Subentrò poi in lui la ribellione giovanile: “Ho rinnegato Dio, ho cercato lo sballo e il divertimento – ha proseguito Nicola – eppure anche in quel momento di rabbia verso Dio, sentivo che c’era il fuoco della presenza di Gesù nella mia vita”.
Nel frattempo, la mamma di Nicola prega per la conversione del figlio e, alla fine, dopo vent’anni, Dio la ascolta. “Quando il mio cuore si è aperto a Gesù, mi si è aperto il mondo…”, ha commentato.
E così, per Nicola – che non ricordava più il Padre Nostro e l’Ave Maria e li confondeva… – inizia un percorso di rinascita alla fede. È il suo parroco a suggerirgli un cammino con Nuovi Orizzonti, che l’ha posto davanti a scelte radicali, compresa la scelta di consacrarsi, pur da persona sposata.
“Io e mia moglie – ha detto Nicola – vorremmo un figlio che ancora non arriva ma sappiamo bene un nostro desiderio non è un nostro diritto. Questo ci ha fatto capire che abbiamo bisogno di stare con Gesù: rimettendo tutto nelle sue mani, troviamo la vita”.
La Santa Messa finale è stata concelebrata nel pomeriggio da una quindicina di sacerdoti legati al movimento e presieduta da don Davide Banzato che, nell’omelia, ha ricordato: “Lo Spirito Santo è il maestro che opera e ci permette di operare oggi”, rendendo gli uomini consapevoli di aver “bisogno gli uni degli altri”. “Sapere di essere figli di Dio ci libera da tutte le paure”, ha aggiunto.
Nel corso della messa, l’atto simbolico di consacrazione di una cinquantina di membri di Nuovi Orizzonti e l’‘investitura’ dei nuovi “Cavalieri della Luce” (persone con lo specifico incarico dell’evangelizzazione) con la consegna del crocefisso da parte della vicepresidente di Nuovi Orizzonti, Daniela Martucci, e l’abbraccio commosso e commovente da parte di Chiara Amirante.
 
 
 

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione