Festa dei Popoli - San Giovanni in Laterano

Festa dei Popoli il 15 maggio a San Giovanni in Laterano

Domenica, alle 9, il tradizionale evento promosso da Vicariato di Roma, Caritas e Scalabriniani, quest’anno dal titolo “Misericordia senza confini”. Oltre 50 etnie presenti

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Si intitola “Misericordia senza confini” la Festa dei Popoli di quest’anno che, giunta alla sua 25ª edizione, si terrà la prossima domenica 15 maggio, a San Giovanni in Laterano. L’evento è organizzato dall’Ufficio per la pastorale delle Migrazioni di Roma, dalla Caritas diocesana, dai Missionari Scalabriniani in collaborazione con le comunità etniche di Roma e provincia, le Acli provinciali, Roma Capitale e la Regione Lazio.
Suddivisa in due parti, una liturgica nella basilica di San Giovanni in Laterano e l’altra folkloristica e culturale sul palco e nella piazza antistante la cattedrale di Roma, “la Festa dei Popoli – spiega monsignor Pierpaolo Felicolo, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale delle Migrazioni – è fin dalle sue origini un evento di grande amicizia e rispetto profondo. Nata da un’intuizione pastorale dei Missionari Scalabriniani nel contesto parrocchiale del Santissimo Redentore a Val Melaina, ormai da 11 anni ha assunto i caratteri dell’evento diocesano e cittadino affermandosi sempre più come un’occasione propizia per le oltre 50 comunità etniche di Roma, con i 150 centri pastorali coordinati dalla Migrantes diocesana, di farsi conoscere dalla città in un clima di convivenza armoniosa, di collaborazione, di testimonianza di fede e di accoglienza reciproca”.
Il tradizionale appuntamento prenderà il via alle 9 nel piazzale antistante la basilica di San Giovanni in Laterano con l’accoglienza, la visita agli stand e la possibilità per i più piccoli di partecipare ai giochi e all’animazione che faranno da cornice all’intera giornata. Alle 12.30 è prevista la celebrazione eucaristica nella basilica lateranense: sarà concelebrata da circa 80 sacerdoti di diverse nazionalità, vi prenderanno parte attiva 29 diverse comunità e sarà animata musicalmente da 13 cori che si alterneranno durante la liturgia, coordinati da padre Farid Saab, della comunità libanese maronita.
A presiederla, il vescovo Guerino Di Tora, ausiliare per il settore Nord della diocesi di Roma e presidente della Commissione Cei per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes. Quest’ultima è da sempre tra i più convinti e fattivi sostenitori della Festa dei Popoli che, come afferma il direttore della Caritas diocesana di Roma monsignor Enrico Feroci, “è giunta alla 25ª edizione affermandosi in questi anni come momento peculiare per scoprire l’importanza che le comunità etniche rivestono per la nostra Chiesa, così come ha più volte sottolineato papaFrancesco. Un evento che ci invita anche a riflettere su come valorizzare maggiormente questa grande testimonianza di fede all’interno delle comunità e pensare nuovi percorsi di integrazione all’interno dei gruppi che operano nelle nostre parrocchie”.
Gli fa eco padre Giovanni Borin, superiore dei Missionari Scalabriniani di Europa e Africa, che aggiunge: “L’appuntamento di quest’anno è tra gli eventi del Giubileo che pongono al centro l’importanza dell’incontro e del dialogo ecclesiale e civile tra tutti i fedeli e i cittadini della diocesi e della città di Roma, sottolineando la ricchezza che viene dal confronto con culture differenti”.
La giornata di festa proseguirà con un momento conviviale che prevede la degustazione di prodotti gastronomici, tipici delle comunità etniche partecipanti; al pomeriggio, verso le 15, prenderà il via lo spettacolo folkloristico multietnico con esibizioni di artisti provenienti dal mondo intero che vedrà alternarsi sul palco quattro presentatori: Ireneo Spencer, della comunità capoverdiana, Sara Vitali, della parrocchia del Santissimo Redentore a Val Melaina, Ryan Asinas e Jeneca Mangayo, della comunità filippina.
Saranno oltre 50 le etnie che daranno il loro contributo durante la Festa per l’accoglienza, l’animazione dei più piccoli, la liturgia, la gastronomia, l’intrattenimento: tra queste, 14 comunità etniche si occuperanno del pranzo, 25 gruppi artistici dello spettacolo – a loro l’omaggio degli aquiloni creati dai ragazzi rifugiati ospitati a Casa Scalabrini -, 29 comunità saranno impegnate nella liturgia eucaristica. Saranno 24 gli stand allestiti dalle comunità etniche presenti sul territorio e 14 quelli delle associazioni socio culturali e partner.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione