“Un compito e una missione” è la tutela della presenza cristiana in Palestina e in tutto il Medio Oriente da parte dell’Autorità Nazionale Palestinese. Lo ha detto il presidente palestinese Abu Mazen, in un discorso pronunciato in occasione della Pasqua celebrata dalle Chiese che seguono il Calendario giuliano, vissuta in Palestina come festività nazionale.
“Non è un segreto – si legge nel testo del leader palestinese, ripreso dall’agenzia Sir – che il destino dei cristiani in Medio Oriente è carico di insidie”, in una spirale che mette a rischio la convivenza e la libertà religiosa. Per questo – ha rimarcato Abu Mazen – occorre contrastare in ogni modo tutti i tentativi volti a indebolire la presenza dei cristiani autoctoni in Terra Santa.
I cristiani in quei territori sono una ricchezza – il commento di Abu Mazen – riconosciuta da chiunque si rechi in Terra Santa. Nel testo presidenziale, tra le novità positive registrate negli ultimi tempi riguardo alla presenza cristiana in Terra Santa, il presidente palestinese ha ricordato l’accordo globale tra la Santa Sede e lo Stato palestinese, firmato il 26 giugno 2015 e entrato in vigore all’inizio del 2016.
Christian in Holy Land - Pixabay
Terra Santa. L'impegno di Abu Mazen in difesa dei cristiani
Il presidente Anp manifesta l’intento di costrastare coloro che vogliono indebolire la presenza cristiana e plaude all’accordo Santa Sede-Stato palestinese