Lettura
Il discorso di Gesù durante la Cena (Gv 14-17) si trova fra due manifestazioni sconvolgenti della sua glorificazione: la Lavanda dei piedi ai discepoli e la Passione. Solo guardando a questi due avvenimenti si può capire fino in fondo chi sia il Padre e quale sia il suo modo di salvare il mondo attraverso il Figlio. Nell’abbassamento del Padre si vede l’esaltazione di Gesù, che giunge al compimento sulla Croce. L’amore di cui parla Gesù non è quindi un’emozione, ma un servizio senza riserve. Lo Spirito non è un soffio passeggero, ma una memoria continua e sempre rinnovata di questa rivelazione che va dal Cenacolo al Gòlgota.
Meditazione
Nella nostra mentalità corrente si oppone frequentemente l’amore alle regole, come anche la legge alla grazia, la politica alla profezia, l’istituzione ecclesiastica al carisma, la gerarchia al popolo di Dio, la spiritualità alla concretezza, la misericordia alla giustizia, la teologia all’antropologia, ecc. Questa continua lacerazione deriva da due carenze gravi ma non irrimediabili. Innanzitutto, una mancanza di chiarezza sul significato delle parole, per cui si parla senza sapere bene il senso di ciò che si dice. Non va mai tralasciato lo studio accurato, la formazione continua, l’esercizio serio e prudente del pensiero, al riparo da slogan di facile consumo. In secondo luogo, occorre osservare un contatto continuo con la Parola di Dio. Soltanto una conoscenza integrale e fedele delle Scritture, nella loro totalità, ci permette di stabilirci nell’unico centro che ci definisce come credenti: Gesù Cristo. Solo collocandoci su Gesù Cristo, Unico Fondamento, possiamo cogliere la sua Parola che risuona in ogni versetto della Bibbia, senza più opporre l’Antico Testamento al Nuovo. La Parola di Gesù è viva quando la Chiesa parla, attraverso il suo insegnamento, senza dover opporre il Catechismo e il Magistero alla Lectio Divina. Il problema vero sta nel fatto che si parte sempre da qualche problema, che, pur legittimo in se stesso, non è il centro, non può essere il tutto. È una questione di prospettiva. Come credenti dobbiamo ripartire sempre da Gesù Cristo, non semplicemente metterlo in conto; non basta confrontarsi con Lui, ma osservando la sua Parola viva nello Spirito, vedere tutto con i suoi stessi occhi. Ciò, ovviamente, non si improvvisa!
Preghiera
Maria, Ianua Coeli, porta maestosa e spalancata verso la Trinità! Tu, assunta nella gloria, riassumi in modo eminente la realtà mistica, terrena e celeste della Chiesa Sacramento; noi oggi ti invochiamo per ottenere il tesoro dei doni di Dio, ed essere con te uniti a Gesù Cristo, Porta delle pecore.
Agire
A imitazione di Maria, oggi non darò inizio a nulla senza aver prima ascoltato, con umiltà, lo Spirito Santo, per compiere in ogni cosa la volontà del Padre.
Meditazione del giorno a cura di don Marco Simbola, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it
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Vi lascio la pace
Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Gv 14,23-29