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“Il lavoro: un’opera di misericordia”, incontro del Vicariato di Roma

L’appuntamento di riflessione e preghiera in vista del 1° maggio, promosso da Acli, Mlac, Mcl e Ucid, si svolgerà domani pomeriggio nella Sala Baldini di piazza Campitelli

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Un incontro di approfondimento e una veglia di preghiera, giovedì 28 aprile, a partire dalle 17.30 nella Sala Baldini di piazza Campitelli 9, aspettando il primo maggio, festa del lavoro. A promuoverli, l’Ufficio diocesano per la pastorale sociale in collaborazione con le Acli di Roma, il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (Mlac), il Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl) e l’Unione cristiana Imprenditori Dirigenti (Ucid).
“Il lavoro: un’opera di misericordia” è il tema dell’incontro che si aprirà con il seminario di approfondimento su “Problemi e prospettive del lavoro”, con gli interventi dell’economista Leonardo Becchetti, docente di Economia politica presso l’Università di Roma Tor Vergata, e del giurista Bernardo Giorgio Mattarella, professore di Diritto amministrativo presso l’Università di Siena e presso la Luiss Guido Carli di Roma; seguirà il dibattito con i contributi di rappresentanti di associazioni cattoliche impegnate sul fronte dell’occupazione come Diego Barbato, presidente Ucid Roma, Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma, Vincenzo Danieli, delegato regionale del Mlac Lazio, Sergio Silvani, di Mcl Roma, e Paolo Terrinoni, segretario generale Cisl di Roma Capitale e Rieti. Modera Paolo Bernardi, giornalista e redattore Rai.
Alle 19.30, l’incontro proseguirà con la veglia di preghiera con alcune letture dalla Dottrina sociale della Chiesa, guidata dal vescovo ausiliare Lorenzo Leuzzi. “Come potremmo non parlare del lavoro – riflette Giuseppe Colona, addetto dell’Ufficio per la pastorale sociale del Vicariato di Roma -, visto che spesso è un problema? La disoccupazione toglie la dignità alle persone e l’incertezza del lavoro posticipa per i giovani anche la creazione di una famiglia. C’è poi l’invasività del lavoro, che va oltre i limiti contrattuali e condiziona la vita familiare”.
 

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ZENIT Staff

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