La giornata del Libro e il libro della natura

La cultura come strumento di conoscenza dinamica che oltrepassa le barriere settoriali

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Il 23 aprile si è celebrata, come ogni anno, la Giornata Mondiale UNESCO del Libro e del Diritto d’Autore, che apre in Italia il “Maggio dei Libri”, costellato di proposte e iniziative culturali. Tra i protagonisti dell’evento, le biblioteche e le scuole costantemente impegnate a promuovere la passione per la lettura. Una promozione che si avvale anche di progetti di tipo innovativo, come ad esempio Biblio Raising (www.biblioraising.it), che intende rispondere alla necessità di realizzare azioni di raccolta fondi a favore delle biblioteche, non solo come risposta alla crisi della finanza pubblica, ma soprattutto come strumento atto a coinvolgere le comunità nel sostegno e nella gestione dei cosiddetti beni comuni.
Ogni anno l’UNESCO e le organizzazioni internazionali che rappresentano l’industria libraria (editori, librai, biblioteche) eleggono la “Capitale mondiale del libro”, premiando con tale appellativo una città che si sia particolarmente distinta per le sue politiche culturali. Quest’anno il comitato selezionatore ha scelto la città polacca di Breslavia, in considerazione dell’impegno per promuovere la lettura quale veicolo per avvicinare uomini e donne appartenenti a culture diverse.
La vocazione di tipo socio-culturale è una costante identitaria della Giornata UNESCO, che costituisce anche l’occasione per promuovere argomenti e tematiche che vanno al di là della mera fruizione del libro. Secondo una logica integrata che vede nella cultura uno strumento di conoscenza dinamica che oltrepassa le barriere settoriali. La stessa logica – vorremmo dire – che anima l’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, da molti considerata (e noi tra questi) il “manifesto” culturale più importante del nostro tempo.
Fra i suoi programmi 2016, l’UNESCO prevede anche una serie di azioni d’ordine ambientale, come per esempio il “Programma mondiale per la valutazione dello stato delle risorse idriche” (WWAP). Secondo le stime elaborate dal WWAP, nei prossimi vent’anni ci sarà una diminuzione globale della disponibilità d’acqua pari al 30% per ogni abitante della terra. E due terzi dell’umanità vivranno in condizioni di grave carenza idrica. Esattamente ciò che afferma Papa Francesco.
“Il problema dell’acqua è in parte una questione educativa e culturale (…). Alcuni studi hanno segnalato il rischio di subire un’acuta scarsità di acqua entro pochi decenni se non si agisce con urgenza. Gli impatti ambientali potrebbero colpire miliardi di persone, e d’altra parte è prevedibile che il controllo dell’acqua da parte di grandi imprese mondiali si trasformi in una delle principali fonti di conflitto di questo secolo” (Enciclica Laudato si’, paragrafi 30-31).
A tale proposito, vale la pena ricordare una Giornata UNESCO di molti anni fa. Il 2003 era l’Anno Internazionale dell’Acqua, e l’UNESCO suggerì, come tema conduttore della Giornata Mondiale del Libro, appunto il tema dell’acqua, per stimolare la riflessione sulla gestione del prezioso elemento indispensabile alla vita. In occasione della inaugurazione della Giornata, che si svolse il 23 aprile presso la Biblioteca della Camera dei Deputati, alcuni qualificati poeti offrirono i loro contributi in versi. Contributi poetici che vogliamo qui riportare come testimonianza dell’importanza della poesia e della cultura per leggere, senza infingimenti, il grande “libro” della natura.
***
LA PROMESSA MANTENUTA
di Maria Luisa Spaziani
Sale la voce angelica dell’acqua
dalla sorgente sotterranea. Brilla
nella foresta il filamento timido
che sarà fiume un giorno.
Sacralità segreta di ogni inizio,
impercepita musica. Quel fiume
ricordi un giorno come è cominciata
la corsa, la promessa mantenuta.
***
QUALE CADUTA
di Mario Luzi
Quale caduta, quale discesa al piano…
Era, lei, in alto
acqua, già, in quel primo
invisibile pullulare
ma poi polvere o aria
o luce, alone a se medesima
nel lancio
verso l’aperto
nell’azzurro campo
e il baratro… Si libra
a lungo, ora, sospesa nel suo vento
e vibra in tutto il proprio arco,
ed eccola
che scende, non pare che precipiti,
alle gole,
ai denti porosi
di roccia che la aspettano
per romperle
quell’aereo nerbo
e frangerla in un croscio,
poi non più croscio, canto.
Porta vita lei
e la dilava,
così entra nel cuore
della storia umana
quella ininterrotta lingua.
Ma si conoscono, esse,
l’acqua e la parola
dal principio,
e sanno
dei ristagni in cui marciscono
offese dalle scorie, intorbate
dagli spurghi
finché venga il tuono,
la tempesta, la nuova purità.
E con lei
sempre si prova
la nostra in una dura gara. Vana?
forse, ma come farlo suo
se no, come strapparlo
al flusso, e un po’ glorificarlo
il brivido, il presente
che ci accende e ci dilania?
***
ACQUA
di Ivan Pedretti
Dono Divino pronto a dare la vita, fin dal giorno della Creazione
manipolato nel quotidiano fare dalla pazzia di uomini corrotti.
Sublime messaggera di speranza nel Giordano
come a Lourdes o nel Gange
esci Santa dalla roccia purificando chi si bagna.
Sbarrata dal cemento e poi messa sotto vetro
naturale… o se vuoi anche gasata,
ogni volta che ti bevo
ogni volta che mi lavo
ogni volta che ci gioco
ogni volta… guardo in alto e penso a Dio.
***
I poeti che intendono partecipare al Premio di poesia spirituale e umanità “G. Jovine – Il linguaggio dell’anima” devono inviare le loro opere, entro il 31 maggio 2016, all’indirizzo email: zenit.poesia@gmail.com
Finalità del Premio – ispirato ai temi della pace, dell’amore, della fratellanza, della condivisione e dell’accoglienza – è contribuire ad una nuova cultura dell’incontro, riaffermando il valore della poesia come linguaggio universale, capace di accomunare culture, popoli e tradizioni.
Ogni partecipante potrà presentare da una a tre poesie, edite o inedite, ognuna delle quali non dovrà superare i trenta versi. Alle opere in concorso dovranno essere allegati: i dati anagrafici dell’autore, una breve nota biografica, l’indirizzo e-mail, i recapiti telefonici e postali.
La Commissione giudicatrice del Premio è composta da: Renzo Allegri, Roberto Bignoli, Antonio Gaspari, Rosario Giuffrè, Paolo Gulisano, Carlo Jovine, Cristiana Pegoraro, Alessandro Rivali, Enrico Vanzina, Pamela Villoresi. 
La consegna dei premi avverrà nell’ambito del Narnia Festival, una grande kermesse d’arte, musica e cultura che si svolgerà in Umbria, dal 10 al 31 luglio 2016, nella suggestiva cornice dei siti archeologici di Narni.
Il regolamento del Premio può essere scaricato a questo link:
http://www.orbisphera.com/Attachments/Zenit-regolamento-premiopoesia.pdf
 
 

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Massimo Nardi

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