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Io sono la Via, la Verità e la Vita

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Gv 14,1-6

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Lettura
La liturgia di questi giorni continua a proporci la meditazione del Discorso di addio durante l’ultima cena così come è narrata da Giovanni. Quella posta sulle labbra del Maestro è una vera e propria catechesi che ha lo scopo di rispondere agli interrogativi dei discepoli sul futuro della primitiva comunità cristiana. Gesù sta per andare a preparare un posto per i suoi discepoli presso la Casa del Padre, una promessa che dà consolazione ma che, allo stesso tempo, apre nuove incognite nel cuore degli amici di Cristo. Si tratta di trovare la strada, di riconoscerla tra le tante, di mettersi in cammino.
Meditazione
Gesù sta preparando i suoi amici alla separazione ormai imminente: il suo amore per loro – e per noi – è talmente totalizzante da renderlo capace di trovare parole di conforto e di fiducia per gli altri, proprio nel momento in cui Egli si accinge a vivere la sua passione. «Non sia turbato il vostro cuore». Con questa calda e profonda esortazione, Gesù invita i discepoli, ai quali ha appena lavato i piedi, a non lasciarsi sorprendere dalla tentazione dello sconforto e del dubbio. È una questione di fede nel Padre e nel Figlio: nel cuore della Trinità non ci sono confini, né separazioni, ma ogni cosa è condivisa nell’amore indivisibile che è lo Spirito Santo. «Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore», per questo Gesù può assicurare ai suoi e, attraverso di loro, a noi tutti la certezza di poter dimorare, un giorno, presso questa abitazione collocata nella Trinità. Ma è necessario che il Figlio prepari questo posto per ciascuno di noi: lungi da noi, quindi, ritenere che siano i nostri sforzi, per quanto lodevoli, devoti e riusciti, a garantirci l’accesso alle dimore eterne. Il desiderio del Padre e del Figlio è che nessuno si smarrisca lungo il cammino, ma che, sorretti e guidati dallo Spirito Santo, ognuno accolga la possibilità di rimanere in Lui per l’eternità. Ma per arrivare a questa soglia – che in questo anno giubilare è rappresentata dalla Porta Santa – è necessario conoscere la via. Lo smarrimento espresso da Filippo è quello che, in certe circostanze, affiora anche nel nostro intimo «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gesù, Parola del Padre, è la Via per trovare la mèta, la Verità per non confondere il bene dal male, e la Vita per non restare schiavi della morte.
Preghiera
Signore Gesù, Parola del Padre, conforta il mio spirito nel momento del dubbio e della solitudine. Fa’ che io trovi sempre nella tua parola di Verità il fondamento della mia fede e la luce del mio agire, la Via per non smarrirmi, la Vita che mi hai preparato nella casa del Padre tuo.
Agire
Attingendo alla Parola quotidiana e alla gioia della Risurrezione, mi recherò presso un malato, e mi farò suo consolatore con la presenza rasserenante che viene dalla fede.
Meditazione del giorno a cura di monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, Arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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