“Un messaggio di speranza” per la salvaguardia del creato. È questo, secondo Papa Francesco, la missione che un gruppo di giovani argentini e sudamericani di Scholas Occurrentes sta svolgendo al Polo Nord. Lì i ragazzi hanno portato con sé una copia dell’Encíclica Laudato si’, insieme ad un ramo di ulivo, simbolo di pace, e alla bandiera della rete mondiale di scuole – nata per ispirazione dell’allora arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio – che ha promosso la spedizione.
Ai giovani Francesco ha inviato una lettera in cui si dice “convinto che il problema è grave e che iniziative” come questa contribuiscono “a prendere coscienza del degrado ambientale, dell’esaurimento delle riserve naturali, dell’inquinamento e anche della distribuzione gravemente iniqua delle ricchezze”.
Questo viaggio – sottolinea il Papa – “mostra che con amore, impegno e lavorando insieme, è possibile trasformare i vecchi muri in ponti”. “Grazie per il vostro coraggio e il vostro impegno nel dimostrare che tutto è possibile”, aggiunge. Grazie, anche, per aver portato “il grido della Laudato Si’ nel gelo polare”.
Ai giovani Francesco ha inviato una lettera in cui si dice “convinto che il problema è grave e che iniziative” come questa contribuiscono “a prendere coscienza del degrado ambientale, dell’esaurimento delle riserve naturali, dell’inquinamento e anche della distribuzione gravemente iniqua delle ricchezze”.
Questo viaggio – sottolinea il Papa – “mostra che con amore, impegno e lavorando insieme, è possibile trasformare i vecchi muri in ponti”. “Grazie per il vostro coraggio e il vostro impegno nel dimostrare che tutto è possibile”, aggiunge. Grazie, anche, per aver portato “il grido della Laudato Si’ nel gelo polare”.