Pope Francis delivers his homily in Santa Marta

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Santa Marta: “Chi non si lascia attirare dal Padre è un orfano…”

Durante l’omelia del mattino, papa Francesco esorta ad avere un cuore aperto per diventare discepoli di Gesù

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La paternità di Dio è il tema al centro dell’omelia mattutina odierna di papa Francesco che, sotto una diversa angolatura, ha proseguito la riflessione sul Buon Pastore.
Nel Vangelo odierno (Gv 10,22-30), emerge lo scetticismo dei Giudei verso la vera identità di Gesù. “Sei tu il re dei Giudei?”, gli domandano. E lo incalzano: “Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente”. Un’impazienza, quella dei farisei e degli scribi, che secondo il Pontefice, ha origine da un “cuore cieco”.
La replica di Gesù è altrettanto netta: “Voi non credete perché non fate parte delle mie pecore”. Il criterio di appartenenza è chiaro: “Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano”.
Il Papa ha poi puntualizzato: “Queste pecore hanno studiato per seguire Gesù e poi hanno creduto? No. ‘Il Padre mio che me le ha date è più grande’. È proprio il Padre che dà le pecore al pastore. È il Padre che attira i cuori verso Gesù”.
Si consuma così il “dramma” del disconoscimento della natura messianica di Gesù da parte di scribi e farisei che, pur vedendo con i loro occhi le sue opere, con il loro atteggiamento lo manderanno “avanti fino al Calvario”.
Persino al momento della Resurrezione, negheranno l’evidenza e suggeriranno ai soldati di guardia al Sepolcro di ammettere di essersi addormentati, per accreditare l’ipotesi del furto del corpo da parte dei discepoli.
Ci troviamo di fronte a degli “orfani”, perché hanno “rinnegato il Padre”, ha osservato Francesco. Tali “dottori della legge” hanno un “cuore chiuso” e si sentono “padroni di se stessi”. Avendo un cuore di orfani, vivono lo “stato” e la “condizione” di orfani.
Un “cuore aperto” è, al contrario, quello dei pagani menzionati nella Prima Lettura (At 11,19-26), che si convertono grazie alla predicazione dei discepoli giunti in Fenicia, Cipro ed Antiochia. Dapprima impauriti, i primi cristiani mandano Barnaba il quale non solo non si scandalizza ma accetta e gioisce a tali conversioni, perché si è lasciato “attirare dal Padre verso Gesù”.
L’esortazione finale del Papa è stata quindi a lasciarsi “attirare dal Padre verso di Lui”, per aprire i nostri cuori e diventare discepoli di Gesù. “Un cristiano che non si lascia attirare dal Padre verso Gesù è un cristiano che vive in condizione di orfano; e noi abbiamo un Padre, non siamo orfani”, ha quindi concluso.

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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