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"Dio di misericordia, destaci dal sonno dell’indifferenza"

La preghiera di Francesco, Bartolomeo e Ieronymos per commemorare le vittime di migrazioni dal porto di Mitylene

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Dopo il discorso di Papa Francesco alla cittadinanza di Lesbo al porto di Mytilene, è seguita una breve cerimonia commemorativa delle vittime delle migrazioni. I tre leader religiosi, prima di osservare un minuto di silenzio per tutti i morti in mare e aver gettato dal molo tre corone d’alloro, hanno recitato ciascuno una preghiera. Ne riportiamo i testi integralmente.
***
Papa Francesco
Dio di misericordia,
Ti preghiamo per tutti gli uomini, le donne e i bambini,
che sono morti dopo aver lasciato le loro terre
in cerca di una vita migliore.
Benché molte delle loro tombe non abbiano nome,
da Te ognuno è conosciuto, amato e prediletto.
Che mai siano da noi dimenticati, ma che possiamo onorare
il loro sacrificio con le opere più che con le parole.
Ti affidiamo tutti coloro che hanno compiuto questo viaggio,
sopportando paura, incertezza e umiliazione,
al fine di raggiungere un luogo di sicurezza e di speranza.
Come Tu non hai abbandonato il tuo Figlio
quando fu condotto in un luogo sicuro da Maria e Giuseppe,
così ora sii vicino a questi tuoi figli e figlie
attraverso la nostra tenerezza e protezione.
Fa’ che, prendendoci cura di loro, possiamo promuovere un mondo
dove nessuno sia costretto a lasciare la propria casa
e dove tutti possano vivere in libertà, dignità e pace.
Dio di misericordia e Padre di tutti,
destaci dal sonno dell’indifferenza,
apri i nostri occhi alle loro sofferenze
e liberaci dall’insensibilità,
frutto del benessere mondano e del ripiegamento su sé stessi.
Ispira tutti noi, nazioni, comunità e singoli individui,
a riconoscere che quanti raggiungono le nostre coste
sono nostri fratelli e sorelle.
Aiutaci a condividere con loro le benedizioni
che abbiamo ricevuto dalle tue mani
e riconoscere che insieme, come un’unica famiglia umana,
siamo tutti migranti, viaggiatori di speranza verso di Te,
che sei la nostra vera casa,
là dove ogni lacrima sarà tersa,
dove saremo nella pace, al sicuro nel tuo abbraccio.
S.B. Ieronymos
O Dio di ogni spirito e ogni carne, che hai calpestato la morte, distruggendo il potere del diavolo, donando la vita al cosmo, alle anime dei tuoi servi che hanno lasciato questa vita.
Tu stesso, o Signore, dona loro riposo in un luogo di luce, in un luogo di verdi pascoli, in un luogo di ristoro, da cui il dolore e la tristezza e il lutto sono scomparsi.
Tu, nostro Dio buono e amorevole, perdona ogni peccato da essi commesso in pensieri, parole od opere, poiché che non c’è alcun uomo che possa vivere senza peccare, perché Tu solo sei senza peccato: la tua giustizia, e la tua legge è verità.
Poiché Tu sei la Resurrezione, la Vita, e il Riposo dei tuoi servi, o Cristo nostro Dio; a Te rendiamo Gloria, come al tuo Padre Eterno, al tuo Spirito tutto santo, buono e creatore della Vita, ora e sempre, nei secoli dei secoli.
Amen.
S.S. Bartolomeo
Signore di misericordia, di compassione e di ogni consolazione, Ti preghiamo per i nostri fratelli che vivono in situazioni difficili e ci rivolgiamo alla Tua Bontà.
Nutri i neonati; istruisci i giovani; accresci le forze degli anziani; infondi coraggio ai deboli; riunisci coloro che sono divisi; naviga insieme ai naviganti; viaggia con i viaggiatori; difendi le vedove; proteggi gli orfani; libera i prigionieri; guarisci gli infermi. Ricordati, O Signore, di quanti lavorano nelle miniere, sono in esilio, hanno un lavoro duro, tutti coloro che vivono ogni genere di afflizione, di necessità, di pericolo; e di tutti coloro che implorano la tua amorevole bontà; di tutti quelli che ci amano e di quelli che ci odiano; effondi su tutti la tua infinita misericordia, rispondendo alle loro invocazioni per ottenere salvezza.
Ti preghiamo ancora, O Signore della vita e della morte, di concedere l’eterno riposo alle anime dei tuoi servi defunti, alle anime di quanti hanno perso la vita nell’esodo dalle regioni lacerate dalla guerra, o nel corso del viaggio verso luoghi di sicurezza, di pace e prosperità.
Perché tu, O Signore, sei il soccorritore degli indifesi, la speranza dei disperati, il salvatore degli afflitti, il porto del viaggiatore, e il medico dei malati. Tu sei tutto per tutti, tu che conosci ogni persona, le sue richieste, la sua casa e la sua famiglia, e le sue necessità. Libera questa isola, O Signore, e ogni città e paese, dalla fame, da ogni flagello, dal terremoto, dalle inondazioni, dagli incendi, dalla spada, dall’invasione di nemici stranieri e dalla guerra civile.
Amen.

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ZENIT Staff

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