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Chiesa cattolica e Wcc unite per dialogo, creato e profughi

Concluso a Ginevra un incontro del Gruppo di lavoro comune

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L’approfondimento del dialogo interreligioso, l’impegno contro la violenza fondamentalista, l’accoglienza di profughi e immigrati, la celebrazione della Giornata di preghiera per la salvaguardia del creato. Sono questi i principali campi di lavoro condivisi da Chiesa cattolica e World Council of Churches (Wcc), emersi al termine di un incontro del Gruppo di lavoro comune svoltosi nei giorni scorsi a Ginevra.
Alla riunione – informa L’Osservatore Romano – hanno partecipato: da parte cattolica l’arcivescovo di Dublino, Diarmuid Martin, come co-moderatore, e il segretario del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, il vescovo Brian Farrell; da parte del Wcc il metropolita Nifon di Târgovişte, come co-moderatore, e Ioan Sauca, direttore della commissione Fede e costituzione.
Accogliendo i partecipanti, il segretario generale del Wcc, Olav Fykse Tveit, ha incoraggiato il lavoro auspicando l’intensificazione delle relazioni con la comunità ebraica anche per offrire una testimonianza comune delle Chiese contro la discriminazione religiosa.
Attivo ormai da oltre mezzo secolo, il Gruppo di lavoro comune costituisce uno dei primi frutti della primavera ecumenica generata dal Concilio Vaticano II. Proprio in questa prospettiva – secondo quanto riferito dal sito web del Wcc – si profila una nuova programmazione di iniziative che verranno definite nel prossimo incontro, già fissato a Céligny, vicino a Ginevra, dal 13 al 17 settembre.

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ZENIT Staff

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