Mi occorreva un abito. Da una quindicina d’anni non lo rinnovavo. Ma a dirvi il vero c’era da festeggiare i sessant’anni dalla mia vestizione religiosa.
Mi sono affrettato a cercare la stoffa: quella adatta a vestire un carmelitano scalzo, il colore marrone scuro, la misura sei metri circa.
Al telefono informo fra Mauro, l’incaricato. Mi risponde: non abbiamo più stoffa; gli ultimi metri hanno vestito l’ultimo nostro novizio. Noi carmelitani ci stiamo attivando invano presso vari rivenditori di stoffa.
Colpo di genio: prova cercare dai Francescani, nella loro casa di formazione ne avranno qualche rotolo. Così ho fatto e ho trovato stoffa in abbondanza.
Mentre fra Lino, il sarto dei Francescani, ritagliava la misura per me, gli dico: che bello e curioso che la stoffa dei francescani possa vestire anche i Carmelitani.
Ovviamente – risponde Lino – la stoffa è unica, uguale il colore ma lo specifico della congregazione religiosa è distinguibile dalla forma diversa dell’abito. Dalla forma tipica dell’abito tu puoi distinguere un carmelitano da un francescano o cappuccino.
La stessa stoffa veste in forma diversa persone di varie appartenenze. Pensa, fra Lino, come è bello sapere che l’acqua, pur essendo unica, fa fiorire in forma diversa la molteplicità delle piante.
Solo la Carità sa irrorare la vita cristiana, la riveste e la adorna con la varietà dei carismi. Armonizza fra loro tutti i doni dello Spirito per far più bello e attraente il volto della Chiesa.
Ciao da p. Andrea
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La stoffa del cristiano
Solo la Carità sa irrorare la vita cristiana, la riveste e la adorna con la varietà dei carismi