Anche il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo si unisce al dolore di tutto il mondo per i “terribili” attentati terroristici che hanno sconvolto ieri Bruxelles. “Nel momento in cui il Belgio è stato duramente colpito da atti la cui barbarie è pari solo alla follia omicida”, si legge in una lettera ai Reali del Belgio, Bartolomeo assicura le “preghiere più compassionevoli alle vittime e ai loro familiari”.
“Durante il nostro ultimo viaggio a Bruxelles nel novembre 2015 – prosegue il patriarca – dove ero invitato alla Grande Conferenza Cattolica, abbiamo notato che la prima sfida spirituale del nostro tempo era il fondamentalismo. Spetta a noi leader di tutte le religioni promuovere ciò che san Massimo il Confessore, nel VII secolo, scriveva: ‘Chi ama Dio ami totalmente anche il suo vicino di casa”.
“L’Occidente cristiano – si legge ancora nella missiva – è entrato nella Settimana Santa e questi tragici eventi assumono una intensità ancora maggiore. Fuori dal torpore in cui il mondo è immerso oggi, arriva il tempo della ricostruzione, il tempo della libertà, il tempo del dialogo”.
Il fondamentalismo – sottolinea Bartolomeo – “eleva muri artificiali tra le persone che solo quest’ultimo è in grado di far cadere”. “Purtroppo – aggiunge – questa lezione dolorosa è stata scritta ancora una volta con il sangue delle vittime. Quindi preghiamo che il mondo possa riscoprire la pace attraverso la promozione di una fede sempre unita alla speranza e all’amore”.
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Attentati Bruxelles. Il dolore e la preghiera del patriarca Bartolomeo
In una lettera ai reali del Belgio, il patriarca di Costantinopoli esprime le sue condoglianze per le vittime e assicura: “Arriva il tempo della ricostruzione, della libertà e del dialogo”