È un grande elogio di Francesco e della sua capacità comunicativa quello stilato dai vescovi argentini in occasione del terzo anno di pontificato. “Il Santo Padre – scrivono i presuli in una nota – ha la missione di guidare la Chiesa e di presiederci nella carità. Questa missione la compie attraverso i gesti e le parole, non sempre ben interpretati, così comunica i suoi insegnamenti”.
“I suoi gesti – sottolineano – sono un invito che ci spinge ad uscire dalla comodità, a ridurre le distanze e a toccare la carne sofferente di Cristo nel suo popolo”. Lui “ci mobilita la sua vicinanza ai malati, ai poveri, ai carcerati, ai bambini, agli anziani, ai migranti, alle persone tossicodipendenti e a quanti vivono nelle periferie esistenziali più controverse: gli esclusi, gli scartati, i più fragili e i vulnerabili”.
Proprio questa attenzione verso ogni forma di povertà “ha rinnovato con chiarezza l’opzione preferenziale per i poveri”, secondo l’episcopato argentino, che pone in evidenza anche altre indicazioni fondamentali del Pontefice loro conterraneo, come la “Chiesa in uscita”, la “cura della casa comune”, “l’ecologia integrale”.
Anche i viaggi apostolici, notano i vescovi, sono dei momenti chiave di questi tre anni sul Soglio di Pietro, in quanto hanno permesso a Bergoglio di costruire “ponti per il dialogo e la pace tra nazioni in conflitto e di promuovere la cultura dell’incontro”.
“Con semplicità e fermezza apostoliche”, si legge inoltre nella nota, “Francesco ha saputo rinforzare i vincoli con altre confessioni cristiane incentivando nuovi spazi per il dialogo interreligioso nello spirito del Concilio Vaticano II”. E “nell’Anno Giubilare invita noi tutti, pastori, a rinnovare la nostra fedeltà all’annuncio del Vangelo, invita anche tutti a riscoprire le opere di Misericordia corporali e spirituali che sono il sentiero per lo sviluppo e la crescita dell’amicizia sociale”.
“Diamo grazie a Dio per il dono di Papa Francesco”, concludono quindi i presuli, ed esortano le comunità dell’Argentina “a pregare per Lui affinché continui il suo servizio alla comunione della Chiesa e come artefice di Pace e Giustizia tra i Popoli. Come argentini – aggiungono – attendiamo sempre la sua Visita e chiediamo a Maria, Madre della Misericordia che lo protegga con la sua tenerezza”.
“I suoi gesti – sottolineano – sono un invito che ci spinge ad uscire dalla comodità, a ridurre le distanze e a toccare la carne sofferente di Cristo nel suo popolo”. Lui “ci mobilita la sua vicinanza ai malati, ai poveri, ai carcerati, ai bambini, agli anziani, ai migranti, alle persone tossicodipendenti e a quanti vivono nelle periferie esistenziali più controverse: gli esclusi, gli scartati, i più fragili e i vulnerabili”.
Proprio questa attenzione verso ogni forma di povertà “ha rinnovato con chiarezza l’opzione preferenziale per i poveri”, secondo l’episcopato argentino, che pone in evidenza anche altre indicazioni fondamentali del Pontefice loro conterraneo, come la “Chiesa in uscita”, la “cura della casa comune”, “l’ecologia integrale”.
Anche i viaggi apostolici, notano i vescovi, sono dei momenti chiave di questi tre anni sul Soglio di Pietro, in quanto hanno permesso a Bergoglio di costruire “ponti per il dialogo e la pace tra nazioni in conflitto e di promuovere la cultura dell’incontro”.
“Con semplicità e fermezza apostoliche”, si legge inoltre nella nota, “Francesco ha saputo rinforzare i vincoli con altre confessioni cristiane incentivando nuovi spazi per il dialogo interreligioso nello spirito del Concilio Vaticano II”. E “nell’Anno Giubilare invita noi tutti, pastori, a rinnovare la nostra fedeltà all’annuncio del Vangelo, invita anche tutti a riscoprire le opere di Misericordia corporali e spirituali che sono il sentiero per lo sviluppo e la crescita dell’amicizia sociale”.
“Diamo grazie a Dio per il dono di Papa Francesco”, concludono quindi i presuli, ed esortano le comunità dell’Argentina “a pregare per Lui affinché continui il suo servizio alla comunione della Chiesa e come artefice di Pace e Giustizia tra i Popoli. Come argentini – aggiungono – attendiamo sempre la sua Visita e chiediamo a Maria, Madre della Misericordia che lo protegga con la sua tenerezza”.