Sana'a

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Yemen. Nessuna notizia del salesiano rapito

Il vescovo Hinder: “Non sappiamo dove si trovi e se è vivo. Preghiamo per lui”. Il paese ancora sconvolto da violenze e attacchi militari 

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A quasi due settimane dal massacro perpetrato da un commando terrorista nella casa di cura di Aden, dove hanno perso la vita quattro suore Missionarie della Carità insieme ad altre 12 persone – tra personale e assistiti – non si hanno ancora notizie certe di padre Tom Uzhunnalil.
Il sacerdote salesiano – ricorda Fides – si trovava nella struttura, i terroristi lo hanno prelevato e portato via con sé dopo aver compiuto la strage. “Non sappiamo niente, non sappiamo dove si trovi e se è ancora vivo. Speriamo e preghiamo per lui” riferisce all’agenzia il vescovo Paul Hinder, vicario apostolico per l’Arabia meridionale.
Lo Yemen intanto continua ad essere sconvolto da violenze e attacchi militari. Lunedì scorso, 14 marzo, almeno 107 persone sono morte a causa del bombardamento su un mercato affollato, compiuto dalla coalizione a guida saudita ad al Khamis, nella provincia di Hajjah.
Nella sola giornata di martedì, gli aerei di Riyad hanno lanciato 11 attacchi contro il campo militare di Arkub, presso la capitale Sana’a. Dal marzo del 2015 a oggi, le operazioni saudite non sono servite a riportare al potere l’ex Presidente e alleato, Abd Rabbih Mansur Hadi. Da allora, il conflitto ha provocato almeno 10mila morti e oltre un milione e mezzo di sfollati.
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ZENIT Staff

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