Tutte le comunità dei Focolari del mondo ricordano Chiara Lubich. La fondatrice scomparve infatti esattamente otto anni fa, il 14 marzo 20008 mentre vent’anni fa le veniva assegnato il Premio Unesco come “educatrice alla pace”.
Una messa di suffragio è stata presieduta stasera in sua memoria dal cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per la vita consacrata, mentre numerosi eventi commemorativi e tavole rotonde si sono svolti in Italia e in tutto il mondo, a testimonianza dell’estensione planetaria che i Focolari hanno conosciuto in tutti questi anni.
“Per questa spiritualità – affermò 20 anni fa la Lubich in occasione del riconoscimento – oggi uomini e donne tentano di essere, almeno là dove si trovano, germi di un popolo nuovo, di un mondo più solidale, più fraterno e quindi più unito”.
A Bangui, nella Repubblica Centrafricana, Patrick Moulo ha spiegato cosa significhi la “spiritualità dell’unità”: essere “figli di Dio”, anche da stranieri, prestare attenzione gli uni agli altri, essere “portatori di pace”, anche in uno scenario di conflitto come quello del paese africano.
Anche in Colombia, il carisma focolarino ha inciso profondamente, che ha raccontato Leidy Vargas: “Il messaggio di Chiara ha reso le persone capaci di cambiare la logica violenta di rapportarsi per riconoscere l’altro. Ci sono state tante esperienze di perdono sia all’interno delle famiglie che fuori”.
Il carisma focolarino ha anche promosso la “cultura della legalità” e del riconoscimento dell’altro come “come diverso da sé, e con un suo valore”, ha poi aggiunto la donna.
[Fonte: Radio Vaticana]
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2008-2016: tutto il mondo ricorda Chiara Lubich
Otto anni fa la scomparsa della fondatrice dei Focolari, che nel 1996 riceveva il Premio Unesco come “educatrice alla pace”