Coppia anziana

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I lavoratori anziani a San Pietro per festeggiare Francesco

Nel terzo anniversario di pontificato, la gratitudine dell’ANLA a Bergoglio, per i suoi discorsi a sostegno della terza età

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Nel terzo anniversario dell’elezione al pontificato, domenica 13 marzo, l’ANLA, Associazione nazionale Lavoratori Anziani, risponde all’appello di papa Francesco, che desidera che un gruppo di persone anziane possano collaborare nell’opera di evangelizzazione distribuendo, con altri volontari, delle copie del Vangelo a tutti coloro che parteciperanno alla preghiera dell’Angelus, rendendosi disponibile con una cinquantina di volontari appartenenti ad un suo Gruppo, ALATEL, i Seniores di Telecom Italia del Lazio, guidato dal presidente regionale Giancarlo Pasquini.
Da sempre Anla e con essa Alatel è particolarmente attenta alla valorizzazione del ruolo e della persona dell’anziano, o del “più avanti in età”, nel contesto sociale e civile. In un panorama sociale che vede i giovani attraversare una fase di difficoltà senza precedenti e il progressivo venir meno dello Stato sociale, gli anziani si presentano come uno dei pochi aggregati sociali che mostra un vivo dinamismo. Sottolinea il presidente nazionale di ANLA e di ALATEL, Antonio Zappi: “L’anziano non è più il “vecchietto posizionato sulla panchina” perché è depositario di memoria e di competenze oggi particolarmente preziose”.
Chi sono gli anziani oggi? Siamo, insieme al Giappone il Paese più longevo al mondo. Attualmente le persone con 65 anni e oltre in Italia sono circa 13 milioni proprio in virtù dell’allungamento della speranza di vita media. Altri 3 milioni di longevi si aggiungeranno nei prossimi anni.  Spiega Zappi “Siamo in presenza di un “Nuovo protagonismo sociale” degli anziani che acquista valore e significato di fondo mediante l’apporto dei più avanti in età. Cito una ricerca effettuata da Anla insieme al Censis nel 2014: il 48 % circa degli over 65 si definisce in questo momento vitale, a dispetto delle forti difficoltà attraversate dal Paese e del disorientamento e preoccupazione che attanagliano le generazioni più giovani. Ad essi si aggiunge un 15% circa che dichiara di progettare il proprio futuro, nonostante abbia oltrepassato la soglia della terza età. Molti di essi continuano a lavorare, fanno volontariato, curano, coltivano e sviluppano le relazioni amicali anche attraverso viaggi e momenti conviviali e culturali”.
Gli anziani sono una risorsa per il nostro Paese, per il futuro delle nostre famiglie e questo avviene, prosegue il presidente Zappi “restando attivi. Abbiamo detto tante volte che gli anziani sostituiscono i servizi sociali che sono carenti per le loro famiglie. Si pensi ai “nonni”, categoria  che se oggi non ci fosse dovremmo istituire in quanto sostituti dei genitori impegnati entrambi nel lavoro e supporto sotto il profilo economico per figli e nipoti”. Una sinergia fra nonni e nipoti, fra le generazioni, che già Papa Francesco ha sottolineato: “Non c’è futuro per un popolo senza incontro fra le generazioni… senza che i figli ricevano con riconoscenza il timone della vita dai genitori”. Giovani ed anziani dunque: “due mondi in collaborazione non in contrapposizione; occorre ribadire con forza questo concetto: gli anziani sono un valore!”, sottolinea Zappi.
Il Papa stesso ha sottolineato nel recente incontro con gli imprenditori riuniti in Confindustria: “E, insieme con le famiglie, non possiamo dimenticare le categorie più deboli e marginalizzate, come gli anziani, che potrebbero ancora esprimere risorse ed energie per una collaborazione attiva, eppure vengono troppo spesso scartati come inutili e improduttivi. E che dire poi di tutti quei potenziali lavoratori, specialmente dei giovani, che, prigionieri della precarietà o di lunghi periodi di disoccupazione, non vengono interpellati da una richiesta di lavoro che dia loro, oltre a un onesto salario, anche quella dignità di cui a volte si sentono privati?”.
Conclude il presidente Zappi a proposito del terzo anniversario dell’elezione di Papa Francesco: “Nell’esprimere al Santo Padre i nostri più sentiti auguri per il Suo Alto magistero così attento fra l’altro alle fasce più deboli della popolazione, ai giovani e agli anziani, desidero ringraziare i nostri volontari di ALATEL per la pronta risposta ad un impegno concreto, segno ulteriore di un servizio richiesto: un esempio per tutti che il tempo si trova e nulla è impossibile a chi vuole”.
 

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ZENIT Staff

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