Dopo 28 anni di connubio tra l’Islam e lo Stato, il Bangladesh è vicino ad una svolta. La Corte suprema del Paese asiatico sta infatti valutando una petizione che chiede di eliminare dalla Costituzione l’ottavo emendamento che definisce l’Islam “religione di Stato”, tornando così ad essere uno Stato laico. L’udienza è prevista per il 27 marzo.
In Bangladesh attualmente il 90% della popolazione è musulmano, l’8% è composta da cristiani e il 2% da altre fedi. Fece leva proprio su questa schiacciante nel 1988 il generale Hussein Muhammad Ershad, per modificare la Costituzione e sancire l’Islam religione di Stato. Grazie all’impegno del primo ministro Sheikh Hasina, nel 2011, furono votati degli emendamenti costituzionali che hanno restituito la laicità alla Costituzione ma hanno mantenuto l’Islam come religione di Stato.
Si appellano proprio a un articolo della Costituzione gli attivisti che hanno proposto la petizione per eliminare l’Islam come religione di Stato. Il passaggio in questione recita: “Lo Stato deve garantire pari dignità e uguale diritto nella pratica indù, buddista, cristiana e di altre religioni”.
Bangladesh: prayer in the street - Wikimedia Commons
Bangladesh: l'Islam potrebbe non essere più religione di Stato
Il 27 marzo la Corte suprema dovrà pronunciarsi sulla petizione di un gruppo di attivisti che chiedono di separare lo Stato dall’Islam