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Giubileo. Unitalsi: al via domani progetto formazione "Volontari della Misericordia"

Dal 10 al 14 marzo, la prima fase del progetto “Per-corsi tra scienza ed etica per l’integrazione della persona”, in collaborazione con Ministero lavoro e politiche sociali. Coinvolti 250 volontari da tutta Italia

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Si terrà presso la Fraterna Domus a Sacrofano (RM) dal 10 al 14 marzo 2016 la prima fase del progetto  “Per-corsi tra scienza ed etica per l’integrazione della persona” realizzato dall’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi della Legge 383/2000- annualità 2014, che ha come obiettivo quello di formare i volontari dal punto di vista sanitario, catechetico e psico-pedagogico in particolare in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco. L’iniziativa viene realizzata anche in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari.

Sono oltre 250 i volontari che prendono parte all’iniziativa provenienti da tutte le sottosezioni dell’Unitalsi presenti in Italia. Previsti, nel corso del 2016, altri tre appuntamenti: dal 14 al 17 aprile, dal 12 al 15 maggio e un grande convegno finale previsto il 10 settembre 2016.

Il progetto si pone come obiettivi quelli di migliorare l’accoglienza nei confronti persone malate o con disabilità, formare un numero adeguato di volontari in ambito sanitario e psico-pedagogico, al senso della guarigione secondo un’etica cristiana e contribuire all’inclusione della persona malata o con disabilità.
La formazione prevede alcuni focus sull’identità e al carisma dell’associazione, entità e caratteristiche della malattia, psicologia della malattia e del malato, relazione tra fede e guarigione, movimentazione del malato, corso di primo soccorso, corso BLSD e psicologia dell’incontro con la persona malata. Il tutto permeato dallo specifico messaggio di Lourdes.
La tre giorni di formazione e studio promossa dall’Unitalsi prevede:

  • l’11 marzo 2016 gli interventi, tra gli altri, di Salvatore Pagliuca, presidente nazionale dell’Unitalsi, Don Danilo Priori, vice assistente ecclesiastico nazionale, Marzia Tanini, consigliere nazionale e responsabile del progetto;
  • Il 12 marzo, invece, gli interventi di don Carmine Arice, direttore dell’Ufficio Nazionale della Cei. per la Pastorale della Salute e Federico Baiocco, responsabile nazionale Medici Unitalsi;
  • Il 13 marzo, invece, chiude i lavori mons. Augusto Chendi, sotto-segretario del Pontificio Consiglio degli Operatori Sanitari.

“L’idea portante – dichiara Pagliuca, presidente nazionale dell’Unitalsi – di questo progetto è il rapporto tra fede e scienza. Ristabilire questa relazione tra religione e medicina è importante perché nella società moderna i due concetti sembrano separati. Noi siamo dell’idea che i due mondi si incontrano, chi crede spesso guarisce prima. Per formare al senso della guarigione secondo l’etica cristiana non servono solo competenze professionali, ma occorre l’umanità e il rapporto prima di tutto con l’uomo. Noi proponiamo un percorso di formazione virtuosa abbinando scienza, medicina e fede. Un itinerario di misericordia che coglie in pieno il senso del Giubileo straordinario voluto da Papa Francesco che ci chiede di andare incontro ed abbracciare soprattutto i più fragili e gli ultimi”.
“E’ un progetto unico in Italia – spiega Marzia Tanini – che grazie al sostegno del Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali ci darà la possibilità di dare una formazione completa e all’avanguardia a i nostri volontari che ogni giorno sono impegnati nel sostegno alle persone fragili. Lo definirei un corso intensivo di misericordia”.
“Formazione sanitaria, catechetica e psico-pedagogica sono i pilastri di questa nostra iniziativa – spiega Federico Baiocco – che punta a offrire soprattutto ai giovani un’opportunità per essere preparati a sostenere quanti convivono con una disabilità o una malattia in maniera professionale, ma soprattutto con un’attenzione misericordiosa all’umanità di chi incontrano”.

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ZENIT Staff

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