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Robert Cheaib - www.flickr.com/photos/theologhia

Pakistan. Completato il Catechismo della Chiesa in urdu, “un’opera di misericordia”

L’opera è frutto dell’impegno di mons. Sebastian Shaw, arcivescovo di Lahore, che ha seguito il completamento e la pubblicazione e al sostegno finanziario di enti come la CEI e Acs

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“Dopo 13 anni di intenso lavoro, il Catechismo della Chiesa Cattolica, interamente tradotto in urdu, è stato approvato dalla Santa Sede, dato alle stampe e appena pubblicato in Pakistan. Siamo felici quest’opera sia stata completata nell’Anno del Giubileo. Sarà un testo utile ai cristiani ma anche ai musulmani”. Con queste parole p. Robert Mc Culloch, oggi Procuratore generale della Società di San Colombano, per 34 anni missionario in Pakistan, annuncia a Fides che la Chiesa in Pakistan ha portato a compimento questa preziosa opera.
“La prima edizione del Catechismo, approvata dalla Santa Sede e dalla Conferenza Episcopale del Pakistan, viene ora diffuso in tutte le diocesi e in tutte le parrocchie della nazione a un prezzo molto contenuto (l’equivalente di cinque dollari Usa), e sarà uno strumento molto utile per la catechesi, a tutti i livelli, per bambini, giovani e adulti. Sarà anche fruttuoso per il dialogo interreligioso: molti leader musulmani pakistani si sono felicitati e lo useranno per comprendere meglio la fede e la Chiesa cattolica” aggiunge il missionario, che si è impegnato nel lungo e difficile lavoro di traduzione accanto al laico cattolico pakistano Emmanuel Neno, segretario della Commissione episcopale per la Catechesi.
L’opera è frutto anche dell’impegno di mons. Sebastian Shaw, arcivescovo di Lahore e responsabile della Commissione per la Catechesi della Conferenza Episcopale del Pakistan, che ne ha caldeggiato e seguito il completamento e la pubblicazione, avvenuta grazie al sostegno finanziario di enti come la Conferenza Episcopale italiana e la sezione internazionale della Fondazione “Aiuto alla Chiesa che soffre”.
P. Robert Mc Culloch spiega a Fides anche lo sforzo a livello terminologico: “Nessun termine del Catechismo è stato lasciato in latino o in altra lingua. C’è stato, dunque, anche un lavoro creativo: abbiamo coniato nuove parole in lingua urdu, come quella che traduce un concetto come ‘transustanziazione’ o altri concetti propri della fede cattolica”.
L’arcivescovo Shaw, felice per l’avvenuta pubblicazione, auspica“un rinnovamento della catechesi, impegno che tocca e coinvolge sacerdoti, religiosi, missionari e laici: questo sarà possibile grazie alla nuova edizione del Catechismo della Chiesa cattolica in urdu”. Il Catechismo, conclude, “è uno strumento che aiuta a crescere verso la santità e nell’Anno giubilare è una vera e propria opera di misericordia per la comunità cattolica in Pakistan”.

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ZENIT Staff

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