Pope Francis during today's Mass in Santa Marta

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Santa Marta: “L’unico ‘negoziato’ possibile con Dio è riconoscersi peccatori!”

Durante l’omelia del mattino, papa Francesco esorta ad avere un cuore aperto alla misericordia per ritrovare la fedeltà al Signore

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La misericordia di Dio entra solo attraverso un cuore aperto. Ciò implica il riconoscersi peccatori e infedeli al Suo amore. Lo ha ricordato papa Francesco durante l’omelia di stamattina alla Casa Santa Marta, in occasione della quale ha ribadito quanto la misericordia non sia fine a se stessa ma rappresenti l’unica vera risposta ai danni del peccato umano.
È già il Salmo odierno a ricordarci: “Ascoltate oggi la voce del Signore. Non indurite il vostro cuore!” (Sal 95(94),1-2.6-7.8-9). Il popolo di Dio, però, sa essere “infedele”, come vediamo dalla prima lettura (Ger 7,23-28); dall’altro lato c’è Dio che è “sempre fedele, perché non può rinnegare se stesso” e si spende per “attirare i cuori del popolo”.
L’infedeltà del popolo di Dio, ha aggiunto il Papa, è anche quella di noi contemporanei; è un atteggiamento che “indurisce il cuore”.
Eppure Dio mostra tutta la sua “tenerezza di padre” e dice: “Ritornate a me con tutto il cuore, perché sono misericordioso e pietoso”. Solo se il cuore è aperto, però, la misericordia di Dio può entrarvi.
Anche nel Vangelo (Lc 11,14-23) troviamo una situazione di cuore indurito: è il caso dei “dottori della legge che sapevano la teologia, ma erano tanto tanto chiusi”. Tutto il contrario della folla, che, pur con un cuore “imperfetto” e “peccatore”, si offre “stupita” e “aperta”.
Quei dottori perseveravano in un “atteggiamento chiuso” e insistevano a cercare una “spiegazione per non capire il messaggio di Gesù”, domandogli “un segno del cielo”, quasi come se dovesse “giustificare quello che faceva”.
Chi fallisce nella sua fedeltà e non lascia entrare la misericordia di Dio nel proprio cuore, ha “dimenticato la parola ‘perdono’”, ha detto il Papa.
I dottori della legge dei tempi di Gesù, come molti nostri contemporanei, non chiedono perdono, perché “non si sentono peccatori” ma “giudici degli altri”.
Gesù non vuole mezze misure e dice ai dottori: “Chi non è con me è contro di me”. L’unica forma di “negoziato” possibile è confessarsi e ammettere: “io sono peccatore”. In questo modo, ha spiegato il Papa, “il cuore si apre”, fa entrare la “misericordia di Dio” e torna ad “essere fedele”.
L’esortazione del Santo Padre è quindi a chiedere al Signore la “grazia della fedeltà”, il cui presupposto è “sentirsi peccatore”, altrimenti “hai incominciato male”.
“Chiediamo la grazia che il nostro cuore non si indurisca, che sia aperto alla misericordia di Dio, e la grazia della fedeltà. E quando ci troviamo, noi, infedeli la grazia di chiedere perdono”, ha poi concluso il Pontefice.

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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