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Perdonare perché perdonati

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Mt 18,21-35

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Lettura
Il tema del brano immediatamente precedente al Vangelo di oggi riguarda una colpa contro l’ordine comunitario; nel brano di oggi l’evangelista Matteo riporta l’insegnamento di Gesù nelle offese personali tra fratelli. Gesù spiega il suo insegnamento attraverso un “detto” e una parabola. Pietro si attende che Gesù confermi l’esistenza di un limite nell’esercizio del perdono. Le parole autorevoli del Maestro fanno cadere ogni restrizione e ogni limite nell’esercizio della carità cristiana. Il modello è il Padre celeste, che non esita a perdonare chi perdona di cuore al proprio fratello. Il tempo di Quaresima è scuola di perdono.
Meditazione
I Padri della Chiesa si chiedevano quali vie fossero da percorrere per ottenere da Dio il perdono dei peccati, oltre alla penitenza pubblica e il Sacramento della riconciliazione. Essi segnalano il perdono offerto al prossimo. Noi lo chiediamo nel Padre Nostro e lo promettiamo “ai nostri debitori” ogni volta che ripetiamo la preghiera insegnataci da Gesù: «rimetti a noi… come noi li rimettiamo». La misericordia infinita con cui Dio ci accoglie dev’essere il modello del nostro modo di agire verso i nostri fratelli. La parabola evangelica ci mostra chiaramente lo scandalo che provochiamo, quando il nostro cuore è pieno di durezza e di orgoglio verso il prossimo, in contrasto con il perdono di Dio che continuamente riceviamo. Le stesse parole con cui supplichiamo Dio di perdonarci sono quelle che vengono rivolte a noi dai fratelli: «Abbi pazienza con me e ti restituirò». Dio ha pazienza con noi, ci sopporta e ci perdona. Il nostro atteggiamento con i fratelli deve imitare la bontà e la misericordia usataci da Dio. L’antico teologo di Alessandria, Origene, mette in evidenza che il potere di rimettere i peccati ai fratelli ci è concesso da Dio: «Tutti abbiamo sicuramente il potere di rimettere i peccati commessi contro di noi; cosa che è dimostrata dalle parole: come noi rimettiamo ai nostri debitori [cfr. Mt 6,12], e da queste altre: Poiché anche noi rimettiamo a tutti coloro che sono in debito con noi [cfr. Lc 11,4]» (cfr. Sulla preghiera, 28,8). Per tutti i cristiani la preghiera è il mezzo più efficace per ottenere il perdono e la misericordia di Dio. In particolare la Quaresima è il tempo del perdono implorato e ricevuto, ma anche dato con cuore generoso ai nostri fratelli.
Preghiera
Dio onnipotente ed eterno, ricco di misericordia con chi ti invoca, dilata i nostri cuori con la potenza del tuo Spirito, perché impariamo a perdonare di cuore e sempre i nostri fratelli, per essere degni del tuo amore di Padre.
Agire
Nelle relazioni sociali e, soprattutto, familiari ci impegneremo ad avere un cuore grande e generoso, capace di perdono e di riconciliazione, di tenerezza e di amicizia.
Meditazione del giorno a cura di monsignor Francesco Pio Tamburrino, Arcivescovo emerito di Foggia-Bovino, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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