In un’Europa in cui molti Paesi alzano muri per difendere i propri confini da possibili invasioni di immigrati, ce n’è uno che abbatte le barriere per accogliere rifugiati. Si tratta del Portogallo, il cui primo ministro Antonio Costa ha dichiarato l’intenzione di aprire le frontiere ai rifugiati degli altri Paesi Ue in segno di solidarietà. Costa ha dunque inviato una lettera al suo collega greco Alexis Tsipras e a quelli di Italia, Austria e Svezia per esprimere la sua intenzione.
Migrants (Wikimedia Commons)
Il Portogallo chiede più immigrati, "per dare un esempio"
Il primo ministro Costa ha inviato una lettera a Austria, Grecia, Italia, Svezia per esprimere l’intenzione del suo Paese di ospitare altri 5800 rifugiati oltre quelli previsti dalle quote Ue
Nella missiva, Lisbona si offre di ospitare 5800 rifugiati oltre ai 4500 che fanno parte del sistema Ue delle quote. Si legge inoltre che il Portogallo è inizialmente in grado di ospitare 2.800 richiedenti asilo, ma che potrebbe accogliere altre 2.500-3.000 persone.
Costa riconosce che questo gesto non riuscirà a risolvere il problema del massiccio afflusso di immigrati in Grecia e negli altri Paesi maggiormente esposti, ma ribadisce che è importante dare un segnale di accoglienza e di sostegno nei confronti di altri Paesi Ue. “Dobbiamo essere un esempio. Siamo contro un’Europa chiusa, che blinda i suoi confini per non fare entrare i rifugiati. Vogliamo un’Europa diversa”.