“Nessuno può vivere senza amore. Chi ama non muore, perché si offre! Ed in questo modo vive nell’altro, abita in Oltre, esiste per sempre. Una società senza amore è inconcepibile; neppure una famiglia qualsiasi è pensabile. Una Chiesa senza amore è incoerente; anzi diabolica: il Male per eccellenza è il principio di ogni divisione. La Rivelazione è tutta qui: Dio ama! Dio è Amore! E ciò non è un’utopia: l’uomo è realmente chiamato ad un destino di amore”.
Con queste parole don Andrea Mariani dà inizio al libro “Mi ami tu? Eros ed Agape: l’amore tra attrazione e dono”, edito da IF press. L’introduzione del volume è affidata al sociologo Francesco Alberoni che scrive: “Molti miei colleghi si prodigavano a studiare rimedi per la fragilità del matrimonio, per evitare il divorzio, per ridurre al minimo il danno per i figli, ma volevano farlo senza studiare il più importante fattore che tiene unita la coppia e rende durevole il matrimonio: l’amore appassionato che dura”
“Ecco perchè sono stato felice quando don Mariani mi ha mostrato il suo libro sull’innamoramento e ancor più lo sono oggi leggendo il suo Mi ami tu ?”, prosegue Alberoni, “Egli sa che uno dei legami fondamentali che tiene insieme la coppia e la famiglia è l’amore dell’innamoramento, l’amore appassionato di chi ha liberamente deciso di sposarsi”.
Secondo don Andrea Mariani, docente in teologia morale e bioetica in diverse Università Pontificie, oltre che prolifico scrittore, la domanda “Mi ami tu?” non può che rimanere “aperta”. “Quando tutto va bene – scrive nel volume – è facile amare. Ma che ne è dell’amore quando sopraggiunge qualche problema, incomprensione, difficoltà?”.
Per capire che cosa permette all’innamoramento di diventare amore vero e duraturo, il sacerdote propone alcune considerazioni: anzitutto il fatto che “l’amore non è solo umano”, ma “con il sacramento del Matrimonio diviene reale partecipazione all’Amore di Dio”. “L’amore – prosegue – non è un semplice slancio di istinto e di sentimento, ma libertà e responsabilità, dono e compito”.
Inoltre “l’amore tra un uomo e una donna non è mai fine a se stesso – afferma l’autore – ma questo non lo si intuisce se non si ammette la presenza di un Altro“. La complessità dell’amore, poi, “non può non includere l’esperienza religiosa”, nel senso che “l’amore dura quando lo si concepisce come dono dall’Alto per unire due libertà chiamate a trasmettere a loro volta amore e passione”.
Per il sacerdote, il segreto sta tutto qui: cogliere che lo scopo dell’amore, come della vita, è sempre Oltre. In altre parole che “per amare veramente non basta l’umano”, perché – afferma Mariani – “anche gli attimi di piacere sempre uguali esigeranno continuamente una insaziabile avidità di viverne ancora. E quindi può capitare di diventare schiavi del proprio corpo; lo si donerà buttandolo via con la pretesa di chiamare tutto questo amore”.
“Se manca l’Amore nel cuore umano, rimane il suo surrogato, la parte più esteriore, la disordinata passione fine a se stessa e non la disinteressata ricerca di amare l’altro/a con gratuità”, si legge ancora nel libro. “Occorre quindi imparare sempre ad amare. Perché amare è la manifestazione consapevole della totalità: l’amore è per sempre”.
“L’amore è una profezia: vera e fragile”, conclude don Andrea, “le parole non lo possono né lo riescono ad esaurire; il suo valore nessuno lo può attenuare. Educare ed educarsi ad amare è il passaporto per il futuro!”.
Amare è il passaporto per il futuro
Nel libro “Mi ami tu? Eros ed Agape: l’amore tra attrazione e dono”, edito da IF press, don Andrea Mariani indaga sul mistero dell’amore che “non è solo umano”, ma “un dono di Dio”