Dopo aver incontrato Papa Francesco a Cuba, venerdì scorso, oggi Kirill, Patriarca ortodosso di Mosca e di tutte le Russie, ha dato un nuovo contributo all’avvicinamento tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa. Kirill si trova ancora in America Latina. Come riporta l’agenzia Sir, mercoledì è arrivato in Cile, nella ventosa città meridionale di Punta Arenas, vicina allo stretto di Magellano, ed è stato accolto all’aeroporto dal vescovo Bernardo Bastres.
Prima di arrivare in Cile, il Patriarca era stato in Paraguay, dove aveva presieduto una Celebrazione presso la chiesa ortodossa di Asunción, a cui hanno preso parte anche mons. Edmundo Valenzuela, presidente della Conferenza episcopale paraguaiana, e il nunzio apostolico, mons. Eliseo A. Ariotti. A fine Messa il Patriarca ha ringraziato “il popolo del Paraguay per la solidarietà verso i profughi russi” nel secolo scorso e ha esortato a “rafforzare le relazioni tra cattolici e ortodossi”. Ha donato ai vescovi presenti una medaglia commemorativa come segno di incontro con tutta la comunità cattolica. “È stato un grande incontro, che ci ha dato la possibilità di sentirci fratelli”, ha commentato mons. Valenzuela.
Nel corso della sua visita in Cile, Kirill si è concesso anche una visita in Antartide, la prima visita di un primate ortodosso nel continente più meridionale del pianeta. Qui ha incontrato i ricercatori della base permanente russa, ma non ha mancato di fare una passeggiata con i pinguini.
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Prosegue il viaggio di Kirill in America Latina all'insegna dell'ecumenismo
Il Patriarca ortodosso-russo è stato in Cile e prima in Paraguay, dove ha concelebrato una Messa con due vescovi cattolici. Visita anche alla base permanente russa in Antartide