Cortona: tre giorni di festa per Santa Margherita

Tre comuni hanno siglato un protocollo d’intesa per promuovere il cammino margheritano

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Prenderanno il via il prossimo sabato 20 febbraio i festeggiamenti per la festa di santa Margherita da Cortona, la cui memoria liturgica si celebra ogni 22 febbraio.
Sabato 20, alle 21, presso il santuario di Santa Margherita a Cortona, che custodisce il corpo della Santa, avrà luogo un momento di preghiera e riflessione sulla vita di Margherita e sulla sua attualità con gli Araldi di santa Margherita che, con le Laudi del Laudario cortonese, accompagneranno una lettura scenica sulla vita della Santa.
Inoltre, per l’occasione, al Santuario sarà allestito uno spazio con alcune reliquie di santa Margherita che verrà inaugurato sabato sera, dando così il via ai festeggiamenti religiosi che proseguiranno nella giornata di domenica 21, con la santa messa, alle 9.30 celebrata presso la chiesa di Pozzuolo dove Margherita fu battezzata: la celebrazione sarà animata dagli Araldi di santa Margherita e sarà preceduta da un breve pellegrinaggio che partirà dalla sua casa natale di Laviano. Al pellegrinaggio parteciperanno, oltre ai numerosi fedeli e devoti, il cardinale Gualtiero Bassetti, vescovo di Perugia-Città della Pieve e monsignor Stefano Manetti, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
La festa religiosa di lunedì 22 febbraio vedrà accorrere al Santuario di Cortona per venerare la Santa, numerosi fedeli e devoti da tutta Italia; sono previste celebrazioni eucaristiche ad ogni ora.
Quest’anno la festa assumerà una connotazione nuova e ancora più condivisa che in passato. Infatti a fine dicembre i comuni di Cortona, Montepulciano e Castiglion del Lago hanno siglato un protocollo d’intesa per promuovere il cammino margheritano e diffondere così la devozione nei confronti della Santa cortonese, permettendo alle tre città di accogliere pellegrini e turisti che si mettono in marcia sui passi di Margherita.
Il cammino si snoda sull’antico tracciato della via Romea Germanica raccordandosi poi, attraverso il Sentiero del Nobile di Montepulciano e il Sentiero di Via Barlettaia di Pienza, alla via Francigena.
Infatti, già oggi si svolge un cammino spontaneo di devoti che dalla casa natale di Laviano, passando per Pozzuolo, giungono fino a Cortona arrivando alla Porta Berarda, laddove una targa ricorda l’entrata della Santa nella città di frate Elia.
Proprio nella vicina chiesa di san Francesco voluta da Elia, la giovane Margherita cercò accoglienza e fu affidata dai frati a due nobili signore, Marinara e Raniera che accolsero Margherita e il figlio appena undicenne nella loro abitazione. Oggi in questo luogo sorge l’Istituto delle Sorelle dei Poveri di Santa Caterina da Siena (congregazione fondata dalla beata Savina Petrilli) che custodiscono quella che fu la prima dimora della Santa cortonese.
I frati minori conventuali della chiesa di san Francesco invece si presero cura della sua anima e furono per lei preziose guide spirituali che l’accompagnarono nel percorso di conversione che la condusse a vestire gli abiti della penitenza di Terziaria francescana.
La vita di Margherita è ancora oggi affascinante e colpisce per la sua attualità; una vita non certo facile, la sua, ma molto vicina alla vita di tutte quelle donne e quelle persone costrette a lasciare la propria città per cercare riparo e accoglienza altrove.
Oltre che per le sue estasi mistiche e i suoi colloqui con il crocifisso, riportati nel libro di fra Giunta Bevegnati, Margherita è ricordata anche per il suo amore nei confronti dei cortonesi: assisteva le partorienti e i malati tanto che fondò il primo ospedale a Cortona e si adoperò molto in favore della pace tra cortonesi e aretini, tra guelfi e ghibellini.
Ecco allora che dopo questi brevi cenni della sua vita, appare interessante notare come oggi, dopo secoli dalla sua morte, la devozione nei suoi confronti porti i comuni dei luoghi in cui ha vissuto e i devoti a riunirsi ancora, nel suo nome, creando momenti di fraternità e di condivisione sempre maggiori.
 

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ZENIT Staff

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