Nell’orto dei frati di fronte all’aiuola dei cetrioli c’è scritto: “Vietato calpestare le pianticelle”.
E proprio su quella aiuola qualcuno stava passando liberamente e, apparentemente ignaro della proibizione, camminava proprio sulla riga dei cetrioli appena piantati. Si soffermava ad assestare il terreno proprio con la punta e i tacchi delle scarpe.
Fingendo di non conoscerlo, ”E’ vietato calpestare! – gli gridai -, non vedi che maltratti le tenere pianticelle bistrattandole con i piedi?”.
Franco con il sorriso di chi capisce la battuta: “Ma sono io che le calpesto – mi ribatte con lo stesso tono di voce – io so maltrattare per bentrattare. I cetrioli non si lamentano perché conoscono me, la punta e i tacchi delle scarpe; sanno che sono mie. Sanno che comunque io li tratti, è solo per il loro bene”.
E’ vero, mi assicurarono in coro le viti appena potate, gli ulivi da poco sfoltiti, i kiwi e i ciliegi sfrondati: Franco ci maltratta perché ci vuol bene; ci cura usando forbici, mani e piedi, guanti e scarpe. E’ il suo modo di amarci.
Quando dal prossimo ti senti trattato a pesci in faccia o colpito dalla punta delle sue scarpe e messo sotto i tacchi, ascolta i santi attorno che ti rassicurano: “In quei dolori, che appaiono maltrattamenti e indelicatezze, anche noi abbiamo sperimentato l’amore del ‘celeste vignaiolo’”.
Scarpe che calpestano o forbici che potano, sono sempre il passaggio di Chi vuole esaltare te e moltiplicare i tuoi frutti. E’ il Suo modo di amarci.
Ciao da p. Andrea
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Franco e i cetrioli
Scarpe che calpestano o forbici che potano, sono sempre il passaggio di Chi vuole esaltare te e moltiplicare i tuoi frutti. E’ il Suo modo di amarci