Pope Francis receives Hilarion of Volokolamsk

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Hilarion: “Francesco e Kirill parleranno in primo luogo dei cristiani perseguitati”

Il Metropolita ortodosso spiega i risvolti dell’imminente incontro a Cuba tra i due leader religiosi

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La persecuzione dei cristiani in Medio Oriente e in alcune parti dell’Africa ha dato l’impulso allo storico incontro tra il Patriarca Kirill e Papa Francesco, che si svolgerà a Cuba la prossima settimana.
Questa è stata l’argomentazione offerta oggi in conferenza stampa dal metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne (Decr) della Chiesa ortodossa russa.
Il metropolita Hilarion ha spiegato il motivo per cui un incontro tra il Papa e il Patriarca non è mai stato possibile, nonostante anni di trattative, offrendo la sua sintesi delle continue tensioni tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica.
Hilarion ha poi definito “il problema degli uniati” come una “ferita mai rimarginata, che impedisce la piena normalizzazione delle relazioni tra le due Chiese”.
Queste tensioni coinvolgono gli “uniati”, in particolare in Ucraina, e sono recentemente peggiorate nel conflitto in quel paese.
“Tuttavia – ha detto il metropolita Hilarion – la situazione, per come si è sviluppata oggi in Medio Oriente, in Nord e Centro Africa e in alcune altre regioni, nelle quali gli estremisti stanno perpetrando un vero e proprio genocidio della popolazione cristiana, richiede misure urgenti e una più stretta cooperazione tra le Chiese cristiane. Nell’attuale tragica situazione, è necessario mettere da parte i disaccordi interni e unire gli sforzi per salvare il cristianesimo nelle regioni in cui è sottoposto alla persecuzione più pesante”.
Hilarion ha affermato che il Consiglio Episcopale della Chiesa Ortodossa “è chiamato a fare del 2016 un anno di speciali sforzi in questa direzione”.
“Per questo – ha continuato – nonostante gli ostacoli di natura ecclesiale che rimangono, è stato deciso che doveva essere tenuta con urgenza una riunione tra il patriarca Kirill e papa Francesco. Il problema della persecuzione contro i cristiani diventerà centrale in questo incontro”.
Il Metropolita ha anche spiegato il motivo della collocazione dell’incontro a Cuba: “Nel corso degli ultimi anni, sono giunte numerose proposte riguardo alla sede di un tale incontro. Tuttavia, Sua Santità il Patriarca Kirill, fin dall’inizio, non voleva che esso avesse luogo in Europa, poiché l’Europa è la storica tomba scaturita dalle divisioni e dai conflitti tra cristiani. La coincidenza della data della visita del Patriarca Kirill nei paesi latinoamericani con quella della visita del Papa in Messico, è diventata un’opportunità per organizzare un incontro tra i due leader religiosi nel Nuovo Mondo, e speriamo che si apra una nuova pagina nei rapporti tra le due Chiese. Insieme al tema principale – la persecuzione dei cristiani in Medio Oriente e in altre regioni – il discorso coinvolgerà anche i problemi urgenti delle relazioni bilaterali e la politica internazionale. L’incontro si concluderà con la firma di una dichiarazione congiunta”.

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ZENIT Staff

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