“Una speranza per la preghiera comune e un appello per la pace”. Con queste parole, il Primate di Polonia, l’arcivescovo Wojciech Polak, ha commentato, l’incontro tra papa Francesco e il patriarca di Mosca, Kirill, previsto il prossimo 12 febbraio all’aeroporto di L’Avana, a Cuba.
“Questo è senza dubbio un grande passo avanti nelle relazioni tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa”, ha dichiarato l’arcivescovo Polak. Il Primate di Polonia ricordando gli sforzi per realizzare tale incontro, compiuti dai due papi precedenti: San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
“Si potrebbe dire che qui incontrano il desiderio di Benedetto XVI, e in particolare San Giovanni Paolo II, il quale, nonostante i tanti sforzi, non è riuscito ad andare in Russia”, aggiunge Polak. “Vedo questo incontro come un’opportunità per fare un richiamo congiunto alla pace, e pregare insieme per la pace”.
Il Primate polacco sottolinea anche che si aspetta una grande attenzione per la dichiarazione, che sarà firmata da Francesco e Cirillo. “Penso che la dichiarazione esprimerà la volontà comune e il desiderio di condotta sulla strada per l’unità e la comune chiamata per la pace e la riconciliazione per il mondo intero”, afferma il Primate.
Anche la stampa cattolica polacca attende con attenzione il primo storico incontro tra papa Francesco e il patriarca Cirillo. I giornalisti sottolineano che questo storico incontro arriva in un momento particolarmente difficile per l’Europa e per il mondo, quando ci troviamo di fronte alla guerra crudele in Siria, che consuma migliaia di vite, alla persecuzione dei cristiani e alle migrazioni di massa, di fronte alle varie preoccupazioni che hanno lacerato il nostro continente.
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Francesco-Kirill: la speranza del Primate di Polonia
L’arcivescovo Wojciech Polak auspica una dichiarazione congiunta che riconduca il mondo intero alla pace e alla riconciliazione