Sognare è guardare con amore

Nel suo ultimo libro “Il Signore dei Sogni”, don Mauro Leonardi racconta di tre grandi sognatori: il patriarca Giuseppe, Giuseppe Sposo di Maria e Josemaría Escrivá

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È possibile intuire l’orizzonte della nostra storia d’amore con Dio? Secondo Don Mauro Leonardi, “sì” è possibile “con il coraggio umile della preghiera e dell’ascolto, e cercando di seguire il sentiero tracciato dai santi”.
Scrive don Mauro nel libro “Il Signore dei Sogni” edito da ARES: “Sognare non è essere sconnessi dalla realtà, ma starci dentro con tutti e due i piedi con atteggiamento contemplativo. Contemplare è chiudere gli occhi per guardare, e per guardare con amore. E, se i sogni sono reali, se nascono da noi, se sono nostri, allora sono di Dio. Allora c’è Dio. Perché Dio, se conta i nostri capelli, a maggior ragione conta i nostri sogni. Per lui siamo tutti importanti”.
Per lui siamo tutto. E come ci accompagna nelle nostre giornate in ciò che vediamo con gli occhi, così ci accompagna in ciò che vediamo con Lui, con i Suoi occhi. Proprio con i Suoi occhi. Io sono il sogno di Dio. La mia vita non è la realizzazione del progetto di Dio su di me, bensì la storia di amore di Dio con me. Il sogno di Dio – il vero sogno, quello che appartiene alla vita di ciascuno di noi – ci fa essere e ci trasforma, ci modella come persona…”.
È possibile intuire l’orizzonte della nostra storia d’amore con Dio? Sì, con il coraggio umile della preghiera e dell’ascolto, e cercando di seguire il sentiero tracciato dai santi. Dopo mezz’ora di orazione e la profonda ricognizione sul senso del celibato apostolico contenuta in Come Gesù, Mauro Leonardi prova a scoprire il ‘sogno’ che Dio ha su ciascuno di noi.
Nel libro “Il Signore dei Sogni”, don Mauro analizza anche tre celebri film come Titanic, A Beautiful Mind e Biancaneve, e riflette su alcuni episodi decisivi della vita di tre grandi sognatori: il patriarca Giuseppe, Giuseppe sposo di Maria e Josemaría Escrivá.
A proposito dei tre sognatori Leonardi scrive: “Da tempo meditavo un libro che mi aiutasse a guardare tre «Giuseppe» importanti per la mia vita: quello della Genesi, lo sposo di Maria e Josemaría Escrivá; […] I tre sognatori che avevo a cuore, erano sognatori veri. Persone che sapevano come un sogno, nel piccolo o nel grande, non è costruito con materiale onirico o da delirio, ma dai mattoni di cui è impastata la nostra vita quotidiana. Il sognatore di cui sto parlando sa vivere coraggiosamente e nella speranza.
E il coraggio è un arco che ha radici nell’umiltà ed è teso alla speranza. I miei “Giuseppe” sono tre uomini, tre maschi, ma in questo libro si parla anche – e molto – di donne. È stato detto, fino alla nausea, che dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna e questo a qualcuno non piace perché ritengono contenga un riferimento “strumentale” alla donna.
Con questo libro non ho voluto affrontare queste algebre, ma ho guardato innanzitutto Maria, la donna che fin dalla Genesi è presente nel sogno di Dio sull’uomo. Ho guardato poi anche a tante donne in carne e ossa che sono la trama e l’ordito della vita.
Esseri comunque che vivono il sogno che un uomo, se rimane solitario, può solo pensare e immaginare: perché un uomo da solo non saprà mai darsi una casa. Perché il sogno di un uomo da solo è quello di un apolide, di uno che crede di star bene solamente quando si trova al gate di un aeroporto. Donne come Maria, invece, fanno diventare il sogno dell’uomo che amano un vero sogno…”.
Don Mauro Leonardi è nato a Como nel 1959, sacerdote dal 1988 per mano di Giovanni Paolo II, vive a Roma, dove svolge la sua attività pastorale, che passa anche attraverso l’attività editoriale.
Oltre a Mezz’ora di orazione, best seller in Italia, tradotto in spagnolo, polacco e ucraino, ha pubblicato, sempre per Ares, Come Gesù (tradotto in Spagna e in traduzione in Germania) e il romanzo Quare, mentre un secondo romanzo Abelis è uscito con Lindau.  Il suo blog è www.comegesu.it .

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ZENIT Staff

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