Al Teatro Parioli di Roma si rivivono i fasti dell’operetta con Cin Ci Là – messo in scena dalla storica “Compagnia Italiana di Operette” – che ne decretò il successo sin dagli anni ’60, con il primo allestimento del fondatore Sergio Corucci, con il comico Elvio Calderoni, Aurora Banfi, da poco insignita col Premio Internazionale dell’operetta e il tenore Carlo Campanini.
Ancora oggi, dopo vari cambi di gestione, “la ditta” mantiene immutate le sue peculiarità di stile e qualità, sapendo divertire anche le nuove generazioni. Incanta il pubblico la bellissima e sensazionale performer Silvia Santoro, nei panni della protagonista, la soubrette Cin Ci Là e il famoso e acclamato Victor Carlo Vitale, attore, cantante, ballerino e mastro d’arme, nelle vesti di Petit Gris.
La storia è ambientata a Macao, una Cina leggendaria, dove sono appena state celebrate le nozze tra Myosotis, figlia del Mandarino e l’erede al trono coreano, il principe Ciclamino, entrambi troppo timidi e impacciati per dare alla luce un erede. E sarà proprio la soubrette Cin Ci Là, ex amante del sovrano e il suo accompagnatore francese Petit Gris, a sbloccare la situazione e a riportare la pace nel Paese.
Due ore di canti, balli e prosa, tra paillettes, seni procaci e mini vestiti, per la gioia degli uomini in sala, ipnotizzati dalle curve di Silvia Santoro e dalla sua voce soave. Brava anche la soprano Irene Geninatti Chiolero, con il tuo timbro dolce e acuto; non da meno il tenore siciliano, Massimiliano Costantino, da qualche anno primo tenore della compagnia.
Unica nota dolente, il corpo di ballo, che ogni tanto fa qualche gaffe, fuori tempo e non sincronizzato col resto del gruppo. Danza, invece, davvero bene la 28enne Silvia Santoro, alla quale abbiamo chiesto com’è per una giovane approcciarsi a un genere così “antico”. “L’operetta è la nonna del musical – racconta la danzatrice – e avendo studiato presso una scuola di musical qui a Roma, la Fonderia delle Arti, non ho faticato ad approcciarmi al genere, che altro non è, che un contenitore informale di bel canto, ballo e recitazione”.
Aggiunge la protagonista: “Sono un soprano come tessitura vocale, ma non sono una cantante lirica: proprio per questo è stato avvincente mettermi alla prova in Cin Ci Là. Il mio sogno sarebbe interpretare il musical Il fantasma dell’Opera ed essere diretta, nella prosa, da un maestro come Gigi Proietti”. E viste le sue eccellenti doti canore e recitative oltre a un’innegabile presenza scenica, sicuramente i suoi desideri si faranno presto realtà.
Un’operetta allegra e dai motivetti accattivanti tra cui la celebre “Oh Cin ci là… Mordi rosicchia, divora”, che nell’insieme diverte, coinvolge e ci riporta indietro nel tempo, alle vere dive del Novecento, alle “divine”, che con la loro arte seduttiva e un innegabile savoir faire sapevano ipnotizzare qualsiasi uomo. Le prossime tappe della Compagnia Italiana di Operette saranno Udine, Prato, Grado: numerose le occasioni per rivivere un classico evergreen, il genitore del più quotato musical.
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Dal 28 al 31 gennaio 2016
Silvia Santoro, Carlo Vitale
Cin ci là
Libretto: Carlo Lombardo
Regia: Maestro Franco Barbero
Direzione musicale: Maestro Maurizio Bogliolo
“Cin Ci là”: rivivono i fasti dell’operetta
Dopo il buon successo riscosso al Parioli di Roma, lo spettacolo interpretato da Carlo Vitale e Silvia Santoro prosegue il tour per l’Italia