Il terrorismo colpisce in Mali: assalto a un hotel

Urlando “Allah akbar” uomini armati hanno preso in ostaggio 170 persone, tra clienti e dipendenti dell’albergo. Quattro le vittime

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A una settimana dagli attacchi che hanno colpito al cuore Parigi, il terrorismo torna a far tremare. Stavolta la paura arriva a Bamako, capitale del Mali, in Africa, dove uomini armati hanno attaccato stamattina l’hotel Radisson, prendendo in ostaggio 170 persone: 140 clienti e 30 dipendenti dell’albergo. Quattro le persone uccise, 80 quelle liberate, la maggior parte da un blitz delle forze dell’ordine, altre rilasciate dagli stessi terroristi dopo aver recitato versetti del Corano.

“È successo nelle prime ore del mattino al settimo piano: jihadisti hanno sparato nel corridoio. Lo scopo era di prendere degli ostaggi”, ha riferito una fonte della sicurezza. Secondo quanto riferito da un dipendente dell’albergo, gli aggressori sono arrivati davanti l’ingresso a bordo di un’auto con targa “corpo diplomatico”, hanno lanciato granate urlando “Allah akbar”.

Il primo ministro del Mali Modibo Keita e il ministro della sicurezza Salif Traoré hanno reso operativa una unità di crisi. La cellula ha sede nello stesso palazzo del governo. La mente corre al fondamentalismo islamico, anche se al momento non si ha nessuna notizia ufficiale né sull’identità degli aggressori né sui loro obiettivi. Il Presidente francese Hollande, che ieri aveva parlato del pericolo in Mali, ha definito l’azione un atto barbarico

Nel Mali perdura una guerra civile che nel 2012 ha portato a un colpo di Stato. Estremisti islamici riuscirono a prendere il controllo della parte settentrionale del Paese che spinse la Francia ad intervenire un anno dopo cacciando i gruppi estremisti dalle città del Nord. L’area continua tuttavia a rimanere obiettivo di diversi attacchi. Lo scorso 7 marzo un attentato in un ristorante di Bamako aveva provocato cinque morti, tra cui un francese e un belga.

 

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ZENIT Staff

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