Saint Elizabeth of Hungary

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Magiari e veneti a Padova per pregare Sant’Elisabetta d’Ungheria

Domani nella basilica di Sant’Antonio, la celebrazione presieduta dal cardinale arcivescovo di Esztergom-Budapest, Péter Erdő

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Sarà una sorta di gemellaggio tra il Veneto ed Esztergom-Budapest quello che si celebrerà domani, martedì 17 novembre, nella basilica di Sant’Antonio a Padova in occasione della festa di santa Elisabetta d’Ungheria, Patrona dell’Ordine Francescano Secolare e prima santa francescana donna.

Alle 17 la messa solenne nel santuario antoniano sarà presieduta dal cardinale Péter Erdő, arcivescovo di Esztergom-Budapest e Primate d’Ungheria. Erdő, che ha aperto come relatore i lavori del recente Sinodo dei Vescovi sulla famiglia, è stato invitato dal rettore della basilica padre Enzo Poiana d’intesa con l’Associazione culturale italo-ungherese del Triveneto, che raccoglie un centinaio di soci nel Triveneto e in Ungheria.

Costituita nel giugno del 1998 su iniziativa di un gruppo di cittadini italo-ungheresi in accordo con il Consolato Generale Onorario di Ungheria a Venezia, l’associazione ha lo scopo di studiare e promuovere la reciproca conoscenza dell’Italia e dell’Ungheria, nazioni legate tra loro da millenari vincoli che si rinsaldano nella comune conoscenza culturale e religiosa, europea e cristiana.

Attesi in basilica numerosi ungheresi. Alla cerimonia saranno presenti anche le Fraternità patavine dell’Ordine Francescano Secolare, già chiamato “Terz’ordine”, fondato da san Francesco per consentire anche ai fedeli laici di vivere la spiritualità francescana, come è accaduto a santa Elisabetta.

A sottolineare i rapporti culturali e religiosi tra Italia e Ungheria, nella basilica del Santo si trova la cappella Austro-Ungarica, piccolo gioiello (come anche altre cappelle “nazionali” che rendono la basilica di sant’Antonio un unicum polifonico di espressioni spirituali, artistiche e culturali) con un caratteristico e monumentale altare ligneo del 1905, intarsiato da Ferdinand Stuflesser di Val Gardena e affrescato dal bavarese Fugel.

Nata nel 1207, Elisabetta, figlia del re d’Ungheria, rimase vedova giovanissima di Luigi IV di Turingia. Ingiustamente allontanata dal castello con i tre figli, accettò con fede la nuova condizione di povertà, dedicandosi con carità eroica al servizio di poveri e ammalati. Entrata nel Terz’Ordine di san Francesco, morì all’età di 24 anni, il 17 novembre 1231, lo stesso anno in cui morì sant’Antonio. Fu canonizzata prestissimo nel 1235 da Gregorio IX, che aveva già canonizzato Francesco d’Assisi e Antonio di Padova.

 

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ZENIT Staff

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