È online da alcune settimane il nuovo sito di Cogitoetvolo. Chi lo sfoglia, naviga tra tante proposte: il concorso per giornalisti in erba, i corsi di educazione all’affettività, pensati per i ragazzi, a seconda dell’età e anche per i genitori, il libro del mese, i video ribelli, “cogitiamo con la costituzione” e poi ogni giorno tanti articoli scritti spesso da giovani per altri giovani. “Il sito è nato quasi dieci anni fa”, scrive Saverio Sgroi, attuale direttore della testata e fondatore, insieme allo scrittore Alessandro D’Avenia, “quando con alcuni amici abbiamo deciso di imbarcarci in una impresa coraggiosa: quella di diventare, nel giro di qualche anno, un punto di riferimento sul web per tanti ragazzi (e non solo...). Posso dire con una punta di orgoglio che un po' ci siamo riusciti. In questi anni, dall'esperienza del sito è nata una associazione e il sito stesso è diventato una testata giornalistica. La redazione si è formata nel tempo. All'inizio eravamo in due, io e Alessandro D’Avenia. Poi, col tempo, sono arrivate tante altre persone, soprattutto liceali e universitari. E Alessandro si è, comprensibilmente, defilato; anche perché nel frattempo è diventato molto famoso e impegnato per tutto quello che fa. Ma continua a fare un gran tifo per Cogitoetvolo, e tuttora è nella Direzione del sito”. A colloquio con ZENIT, Sgroi ha fatto il punto sulla sua quasi decennale iniziativa educativo-editoriale. Chi sono i vostri fan/follower? Ci seguono in tanti, soprattutto adolescenti e giovani, ma anche molti adulti. È bello ogni tanto ricevere e-mail e messaggi di stima per il lavoro che facciamo, sia da parte di adulti che ci ringraziano per gli spunti che diamo ai giovani, ma anche da parte di molti ragazzi stessi che apprezzano i contenuti del sito. Chi sono gli autori degli articoli? Potenzialmente, chiunque può far parte dello staff dei collaboratori: è sufficiente saper scrivere e condividere la linea editoriale del sito. Tra i collaboratori, periodicamente, selezioniamo alcune persone che entrano a far parte della redazione, formata da persone che ricevono anche un piccolo compenso per gli articoli che scrivono. Tra le proposte di Cogitoetvolo, spicca Una storia unica, il nome dei corsi di educazione all’affettività. Si tratta di un percorso nato per iniziativa personale, nell’ambito delle cose che scriviamo sull’amore e l’affettività, che adesso è del tutto autonomo da Cogitoetvolo, sebbene venga promosso anche grazie alla collaborazione del sito e dell'Associazione. Quali sono le domande più frequenti dei partecipanti? I partecipanti a questi corsi (soprattutto ragazze e ragazzi tra i 15 e i 17 anni) fanno soprattutto domande di senso. Che senso ha l'amore? Perché gli amici a volte tradiscono? Perché in amore si soffre? Come si fa a capire quando siamo innamorati? Esiste l'amore per sempre? Poi è chiaro che i ragazzi vogliono anche informazioni di tipo fisiologico, legate alla sessualità. Ma queste, di solito, vengono sempre dopo rispetto alle domande di senso. «Se hai più di 14 anni e meno di 30 anni, si legge nella descrizione del sito, questo è il posto adatto per te. Ideato per pensare e far pensare». Sì, l'essenza di Cogitoetvolo è racchiusa nel suo motto: “Un luogo comune senza luoghi comuni”. Viviamo in un mondo nel quale, nonostante si inneggi alla libertà e all'anticonformismo, c'è una uniformità di pensiero impressionante. Non a caso si parla di linguaggio politicamente corretto e, per contrasto, di quanto sia difficile portare avanti idee contrarie al pensiero dominante. Siamo sommersi da luoghi comuni. Allo stesso tempo, la nostra è una società caratterizzata da un forte individualismo che rende le relazioni sempre più sfilacciate e l'uomo sempre più solo. Questi tratti caratteristici del nostro mondo sono ancora più marcati tra i ragazzi: tanto desiderosi di anticonformismo quanto allineati alle mode del momento ed al pensiero comune. Tanto spavaldi quanto fragili dal punto di vista affettivo e relazionale. Cogitoetvolo vuole quindi essere un luogo, inteso come spazio virtuale, nel quale si ritrovano persone che non ci stanno ad essere omologate nel flusso dei luoghi comuni. Attenzione però, non persone che la pensano tutte allo stesso modo, ma che sanno pensare con la propria testa. *** Per info: www.cogitoetvolo.it
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Nov 14, 2015 18:39