I movimenti raccolgono l'invito del Papa ad essere "inquieti"

Rinnovamento nello Spirito, Unitalsi e Scienza & Vita commentano il discorso del Papa nel corso del V Convegno della Chiesa italiana

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Hanno suscitato nuova linfa nei movimenti e nelle associazioni, le parole pronunciate da papa Francesco ieri mattina, a Firenze, durante il V Convegno della Chiesa italiana, con cui ha ricordato che il Signore chiede alla Chiesa di camminare su un percorso di “umiltà, disinteresse, beatitudine”, di essere “inquieta” per farsi sempre più vicina “agli abbandonati, ai dimenticati, agli imperfetti”.

L’ha definito “un discorso alto e profondo” Salvatore Martinez, Presidente del Rinnovamento nello Spirito. “Alto, perché elevato alle cose dello Spirito da cui sempre deriva la nostra capacità di giudizio sulle realtà temporali – ha detto -. Profondo, perché incarnato, in ascolto del grido degli uomini nostri contemporanei”. Martinez propone l’immagine evocativo dell’ascolto “in ginocchio” di questo discorso, “adorando il mistero grande dell’Ecce Homo che rivive nelle tante povertà e nelle speranze delle donne e degli uomini che guardano alla Chiesa del nostro tempo”.

“Il Rinnovamento nello Spirito Santo – prosegue Martinez – si rallegra poi per l’invito del Pontefice a fare dell’Evangelii Gaudium il tempo, lo spazio e il luogo di un cammino più fortemente evangelico per le nostre comunità ecclesiali, un vero e proprio kairòs sinodale, esperienza che abbiamo responsabilmente assunto ai vari livelli di impegno sin dalla pubblicazione di questa Esortazione apostolica”.

Le parole del Pontefice sono per Salvatore Pagliuca, presidente nazionale di Unitalsi, un “nuovo e forte” stimolo “a proseguire questa nostra missione con rinnovato impegno per contribuire ad essere ‘chiesa umile e inquieta accanto alla gente'”. Secondo Pagliuca, “papa Francesco a Firenze ha tracciato un vero e proprio manifesto per la Chiesa italiana ponendo l’attenzione soprattutto nei confronti degli ultimi, di quelli che vivono nell’ombra, nell’emarginazione e nella sofferenza. Sono proprio loro i protagonisti della storia della nostra associazione che da oltre 110 anni si piega sull’umanità sofferente ed abbandonata”.

Paola Ricci Sindoni, presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita, pone l’accento sull’invito del Santo Padre “a non aver paura del conflitto” e “a non aver timore di confrontarci con chi non la pensa come noi”. Secondo Ricci Sindoni, “il dialogo è uno strumento potentissimo di risoluzione dei problemi. Dalla famiglia alla società, parlarsi con fiducia è il primo passo per farsi capire, ma presuppone capacità di ascolto, di empatia, di accoglienza, altrimenti non è più un dialogo ma un monologo, non un incontro ma un solipsismo, non un’idea ma un’ideologia”.

La presidente di Scienza & Vita ricorda poi l’ammonimento del Papa, per cui “dialogare non è negoziare”, poiché – riflette Ricci Sindoni – “non è in discussione il rigore delle nostre convinzioni, quanto la capacità di argomentarle”.

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ZENIT Staff

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