Vatican Grottoes - Tomb of Pio XI

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"Il pellegrinaggio, esperienza di misericordia"

Il messaggio del Papa per la XX Seduta Pubblica delle Pontificie Accademie, sul tema “Ad limina Petri. Tracce monumentali del pellegrinaggio nei primi secoli del cristianesimo” 

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Ad limina Petri. Tracce monumentali del pellegrinaggio nei primi secoli del cristianesimo” è il titolo della XX Seduta Pubblica delle Pontificie Accademie che si svolge oggi pomeriggio, presso l’Aula Magna del Palazzo San Pio X a Roma. I lavori sono introdotti dal card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e del Consiglio di Coordinamento tra Accademie Pontificie. Il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, prima di consegnare il Premio delle Pontificie Accademie e la Medaglia del Pontificato ai vincitori di quest’anno, ha letto invece il Messaggio inviato da Papa Francesco, impegnato nella sua visita pastorale a Firenze.

“Questa manifestazione – scrive il Pontefice – giunge ad un primo, significativo traguardo, per il quale mi congratulo con Lei e con i Presidenti delle Accademie, i quali hanno condiviso il progetto di rinnovamento istituzionale voluto dal mio Predecessore, san Giovanni Paolo II, ed avviato nel 1995 proprio con la creazione del Consiglio di Coordinamento fra le sette Pontificie Accademie che ne fanno parte”. Tra le iniziative volte a valorizzare tale cammino comune, secondo il Papa spicca certamente quella del Premio destinato annualmente a giovani studiosi, ad artisti o a istituzioni che hanno contribuito in modo rilevante, attraverso i loro studi o le loro opere, nei vari ambiti disciplinari in cui operano le Accademie stesse, “a promuovere l’umanesimo cristiano e lo sviluppo delle scienze religiose”.

La Seduta Annuale, evento divenuto ormai tradizionale, è dunque “occasione propizia” sia per riunire tutti gli Accademici e per proclamare il vincitore, o i vincitori, del Premio delle Pontificie Accademie, “sia per una comune riflessione tematica”, aggiunge il Santo Padre. Che esprime pure l’auspicio che “tali Sedute costituiscano sempre dei momenti di arricchimento culturale e interiore, di incitamento ad un impegno personale e comunitario sempre più fecondo e capace di suscitare nella Chiesa il desiderio di un rinnovato umanesimo, all’altezza delle sfide del nostro tempo”.

In particolare il Papa si congratula con i presidenti delle due Pontificie Accademie che quest’anno organizzano la Seduta, quella Romana di Archeologia e quella Cultorum Martyrum, per il tema scelto: “Ad limina Petri. Tracce monumentali del pellegrinaggio nei primi secoli del cristianesimo”. Un titolo “suggestivo”, specie a poche settimane dall’apertura del Giubileo della Misericordia – sottolinea il Santo Padre – perché “ci prepara all’avvio dell’Anno Santo, richiamando opportunamente l’attenzione sul pellegrinaggio quale elemento costitutivo del Giubileo”. 

“La vostra riflessione – soggiunge – perciò, contribuirà ad approfondire il significato del pellegrinaggio cristiano, così come si evince dalle più antiche testimonianze, dalle tracce lasciate dai pellegrini dell’antichità cristiana nei santuari romani, a cominciare proprio da quelle documentate presso la tomba di Pietro o presso la Memoria Apostolorum“. Sin dai primi secoli dell’era cristiana, rammenta infatti il Papa, “gli itinerari dei pellegrini, sia ecclesiastici sia laici, sono ben documentati da numerose fonti, tra cui i graffiti lasciati nei luoghi di visita, presso le tombe dei Martiri. Da queste attestazioni emerge la fede genuina e generosa di chi si mette in viaggio, con grande coraggio e anche con molti sacrifici, per incontrare, anzi toccare con mano, i testimoni della fede e le loro memorie, così da attingere nuovo entusiasmo e forza interiore per vivere sempre più profondamente e coerentemente la propria fede”.

“Il pellegrinaggio – come testimoniano quanti hanno percorso a piedi qualche tratto degli antichi itinerari, opportunamente riscoperti e riproposti ai nostri giorni – è anche un’esperienza di misericordia, di condivisione e di solidarietà con chi fa la stessa strada, come pure di accoglienza e di generosità da parte di chi ospita e assiste i pellegrini. Tra le opere di misericordia corporali, che ho voluto riproporre come uno dei segni caratterizzanti l’Anno Santo, spicca proprio quella dell’accoglienza dei forestieri”.

Con questo “sguardo all’antichità cristiana e alle tracce lasciate dai pellegrini”, Francesco ricorda quindi “l’impegno dell’accoglienza e della condivisione, che nell’esperienza del pellegrinaggio diventa consapevole itinerario di conversione e gioiosa prassi quotidiana”. Di qui la speranza “che quanti giungeranno a Roma in occasione dell’Anno Santo, vivranno l’esperienza del pellegrinaggio verso le tante mete proposte dalle Chiese locali, possano sentire, come i discepoli di Emmaus, il Signore accanto a loro quale compagno di viaggio”. E anche possano “sperimentare la gioia dell’incontro con Lui, come pure con i fratelli e le sorelle nei quali Egli continua ad essere presente e ad interpellarci”.

Il Premio delle Pontificie Accademie va quest’anno, ex aequo, all’Associazione portoghese Campo Arqueológico di Mértola, referente il prof. Virgilio Lopes, per le campagne archeologiche condotte negli ultimi anni e per gli straordinari risultati conseguiti; e aldDott. Matteo Braconi per l’eccellente tesi dottorale su “Il mosaico dell’abside della basilica di S. Pudenziana a Roma. La storia, i restauri, le interpretazioni”, discussa all’Università degli Studi Roma Tre. Quale segno di incoraggiamento per la ricerca storica in ambito religioso, il Papa ha assegnato, poi, la Medaglia del Pontificato alla dott.ssa Almudena Alba López, per la pubblicazione Teologia politica y polémica antiarriana, dell’Università di Salamanca.

 

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ZENIT Staff

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