Centinaia di appartenenti alle componenti non islamiche della società irachena hanno dato vita ieri ad una manifestazione davanti alla rappresentanza Onu di Erbil per protestare contro la legge che dispone il passaggio automatico alla religione islamica dei minori quando anche uno solo dei due genitori si converte all’islam. La mobilitazione – informa il sito iracheno Ankawa.com – ha visto convergere militanti di varie sigle politiche, rappresentanti di organizzazioni della società civile e gruppi di cristiani, yazidi, mandei e sabei.
Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dai funzionari dell’Onu, ai quali ha consegnato un memorandum in cui viene documentata l’incostituzionalità della legge in questione. Dal canto loro, i funzionari Onu hanno assicurato che faranno pressione sul parlamento iracheno per cercare di ottenere una modifica della legge.
Lo scorso 27 ottobre il parlamento iracheno aveva respinto a larga maggioranza la proposta di modifica della legge avanzata dai rappresentanti cristiani, ma sostenuta da parlamentari appartenenti a schieramenti diversi. In tale proposta si chiedeva di aggiungere al paragrafo della legge riguardante i minori una frase, per stabilire che nel caso di conversione all’islam di un genitore, i minori rimangono nella religione originaria di appartenenza fino ai diciotto anni, per poi scegliere la religione a cui appartenere in piena libertà di coscienza.