Questa mattina, Papa Francesco ha ricevuto in Udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, Gjorge Ivanov, presidente della ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia, che successivamente ha incontrato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato dall’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.
Nel corso dei colloqui, svoltisi in 35 minuti, alla presenza di due interpreti e “in un clima di cordialità”, come riferisce una nota della Sala Stampa vaticana, “è stata espressa soddisfazione per le buone relazioni bilaterali e l’auspicio che possano realizzarsi le aspirazioni e i crescenti sforzi del Paese per far parte dell’Europa unita”.
“Sono stati presi in considerazione, poi, alcuni temi di politica internazionale, soffermandosi sull’attuale contesto globale, anche in relazione alle persistenti difficoltà di natura economica e sociale, e sulla necessità di un impegno condiviso per offrire assistenza al gran numero di profughi in arrivo nella Regione”. Infine, conclude il comunicato, “è stata rilevata l’importanza di favorire sempre più il dialogo e la convivenza tra le varie realtà etniche e religiose della ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia”.
Al momento dello scambio dei doni, il presidente Ivanov ha regalato al Papa una bottiglia vino millesimato dell’etichetta Vranec. “Il colore di questo vino non è di un rosso normale. Il suo colore è quello dei cardinali e dei paramenti sacri, rosso porpora”, ha detto.
Francesco ha ricambiato con il tradizionale medaglione raffigurante l’ulivo della pace, che dona a tutti i capi di Stato perché – ha spiegato – “il loro ruolo deve essere quello di costruttori di pace”. In dono anche una copia della Esortazione apostolica Evangelii Gaudium e una della Enciclica Laudato Sì.