Dove representing the Holy Spirit

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Le otto caratteristiche che fanno l’Uomo Nuovo!

E’ lo Spirito il creatore della novità personale di ciascuno, non altro!

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Tutti ci sentiamo uomini nuovi. Per molti basta seguire la moda; aderire alle tendenze in voga in campo letterario, musicale, politico, forse anche sentimentale. È una corsa verso un rinnovamento sempre più scintillante, ma privo della forza necessaria per cambiare in realtà il mondo. Dentro a volte si è spenti, vecchi, paurosi o comunque prepotenti, fanatici, irriverenti in direzione del cielo. Papa Francesco invita ogni giorno la Chiesa a rinnovarsi; ad andare verso la novità sprovvisti di paura, senza per questo indebolire il messaggio di Cristo, se mai attuandolo in pieno. Il vangelo è novità permanente e non va usato come una clava nei confronti dell’uomo, ma alla maniera di un faro di luce, capace di illuminare le parti più buie e nascoste di una società che ben cura l’esterno, ma si dimentica dei battiti del cuore. In esso sono chiaramente indicate le caratteristiche che trasformano ogni essere umano e lo rendono nuovo per se stesso e per gli altri. Mosè riceve sul monte le leggi per il popolo, mentre Gesù va sul monte per indicare ai discepoli la strada necessaria per redimere e salvare il mondo. In quel luogo si riveste di tutta la sua divinità e dona dal Padre, come suo vero figlio, nello Spirito Santo, una grande speranza all’Umanità. La differenza con il Vecchio Testamento sta nel fatto che Gesù non consegna alcuna legge da osservare, attraverso norme puntuali alle quali attenersi strettamente, ma declina l’Uomo Nuovo che è in Lui. Offre perciò otto precise caratteristiche, in grado di sconvolgere in positivo la vita di ognuno che ha deciso di mettersi in “cammino”. Così il teologo, mons. Costantino Di Bruno, traccia i segni verbali del Figlio dell’uomo che aprono in modo chiaro e risolutivo ad una era straordinaria:

“Il Nuovo Uomo dovrà essere: 1) Povero in spirito; 2) Abituato alla sofferenza; 3) Mite; 4) Affamato e assetato di giustizia; 5 ) Misericordioso; 6) Puro di cuore; 7) Operatore di pace; 8) Perseguitato per la giustizia e insultato, perseguitato, calunniato per il nome del Figlio dell’Uomo”. “Gesù” – chiarisce il sacerdote – “vuole uomini nuovi caratterizzati da questi otto proprietà, note essenziali. Il suo Nuovo Uomo è questo, non un altro”. Chiunque abbia il desiderio di seguire un tale sapiente itinerario dovrà scendere dal “monte” e da ogni suo fortilizio, per manifestare a qualsiasi altro suo fratello tutta la novità del proprio essere. Gesù rivoluziona il futuro con il discorso della montagna: “Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito,….”. Le beatitudini spingono l’uomo ad accedere senza impedimenti nel segreto del suo essere. Lo elevano; lo foggiano in sapienza; lo liberano dalle muffe del passato. In esse emerge la potenzialità di vita che è nell’uomo nuovo e che il Messia esprime tutta sulla croce. Mai una morte così atroce fu in grado di aprire a tanta novità. Come gli apostoli i cristiani devono donarsi di continuo allo Spirito Santo, per poter esprimere, come Cristo crocifisso, la grande facoltà che è nel loro nuovo essere. Non c’è uomo nuovo in grado di cambiare il mondo se non in Cristo. Possono esserci governi di uomini più o meno intenzionati a portare il rinnovamento sulla via della pace e dei diritti uguali per tutti, ma se lontani dalla potenza sapienziale della Parola, prima o poi dovranno fare i conti con il fallimento di qualunque progetto messo in campo.

C’è chi resiste nel tempo più di un altro, ma se non scatta il valore eterno delle caratteristiche necessarie a fare l’uomo nuovo, come presentato dalle beatitudini, ci sarà sempre il rischio di ricominciare da capo. Gli uomini liberi e con il cuore pieno di Dio hanno il compito di portare a perfezione la novità ricevuta e manifestare al mondo tutta la bellezza che sgorga dal loro nuovo modo di essere fedeli della Parola. Seguendo con fede il discorso pronunciato sul monte, si evita in ognuno la possibilità di cadere in tentazione e di pensare da se stessi tutte le modalità nelle quali si dovrà esprimere la meraviglia di un così profetico messaggio. Vivere pienamente le indicazioni ricevute è l’unica strada percorribile per non essere causa del fallimento che ci circonda. Si evita così di rinnegare la propria origine da Cristo, con il rischio di rimanere nel vecchio che tarda a morire nella mente e nel cuore degli uomini verniciati a nuovo. Non si può bluffare con la Parola del vangelo. Il suo significato è chiaro, inconfondibile, non vendibile a nessun prezzo. È necessario ricordare che è lo Spirito il creatore della novità personale di ciascuno, non altro! Chi guarda altrove, sappia di essere destinato a cadere o comunque a rallentare, per la sua parte, l’evoluzione della storia umana. Le stesse novità dell’ultimo Sinodo, che rafforzano la radice dell’insegnamento evangelico, non sono altro che l’emanazione ufficiale di quelle otto caratteristiche che Gesù ha consegnato a chiunque sia pronto a trasformarle in vita viva. Proprietà divine che non abbandoneranno mai il Santo Padre, né tantomeno i cardinali, i vescovi e i sacerdoti che lo accompagnano, assieme al popolo di Dio, in questo difficile cammino quotidiano di autentico cambiamento, necessario per la salvezza di tutti. L’augurio è che ognuno di noi si sintonizzi giorno dopo giorno su queste note essenziali, per essere portatore in prima persona della buona novella, con al centro sempre l’uomo nuovo che viene dal Signore.

Chi volesse contattare lautore può scrivere al seguente indirizzo email: egidiochiarella@gmail.com. Sito personale: www.egidiochiarella.it. Per seguire la sua rubrica su Tele Padre Pio: https://www.facebook.com/troppaterraepococielo

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Egidio Chiarella

Egidio Chiarella, pubblicista-giornalista, ha fatto parte dell'Ufficio Legislativo e rapporti con il Parlamento del Ministero dell'Istruzione, a Roma. E’ stato docente di ruolo di Lettere presso vari istituti secondari di I e II grado a Lamezia Terme (Calabria). Dal 1999 al 2010 è stato anche Consigliere della Regione Calabria. Ha conseguito la laurea in Materie Letterarie con una tesi sulla Storia delle Tradizioni popolari presso l’Università degli Studi di Messina (Sicilia). E’ autore del romanzo "La nuova primavera dei giovani" e del saggio “Sui Sentieri del vecchio Gesù”, nato su ZENIT e base ideale per incontri e dibattiti in ambienti laici e religiosi. L'ultimo suo lavoro editoriale si intitola "Luci di verità In rete" Editrice Tau - Analisi di tweet sapienziali del teologo mons. Costantino Di Bruno. Conduce su Tele Padre Pio la rubrica culturale - religiosa "Troppa terra e poco cielo".

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