Cursillos di Cristianità - Corso di Cristianità Donne 2012

L'Ancora online

Riuniti a Frascati i Cursillos di Cristianità

Terminata la tre giorni dedicata alla formazione, alla verifica e all’indicazione delle linee programmatiche future del movimento

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Tre giorni dedicati alla formazione, alla verifica e all’indicazione delle linee programmatiche per l’immediato futuro. Questi gli obiettivi dell’assemblea nazionale  che ha visto insieme, nei giorni scorsi a Frascati (Villa Campitelli), tutti i responsabili laici e spirituali del Movimento dei Cursillos di Cristianità. L’incontro è stato strutturato in due fasi.

La prima ha interessato quasi esclusivamente i presbiteri che offrono l’assistenza spirituale al Movimento, la seconda ha visto riunite circa 120 persone provenienti da tutte le diocesi italiane, in prevalenza laici. La prima fase, inquadrata come “Convivenza presbiterale”, ha avuto una connotazione particolare in quanto, diversamente dalle precedenti, ha messo al centro dell’attenzione aspetti solitamente trascurati come la conoscenza della persona, la conoscenza del “ministro della Chiesa”, lo scambio di esperienze pastorali avute all’interno delle comunità di provenienza, la testimonianza individuale. Un incontro, quindi, che ricalca quello tipico dei laici che si incontrano settimanalmente nelle “Ultreyas diocesane” in vero spirito di amicizia con le stesse finalità che poi vengono inquadrate alla luce del Vangelo.

Anche per rispondere allo stimolo di papa Francesco che ha invitato tutti i Movimenti a riscoprire il loro carisma originario, alla stessa Convivenza erano stati invitati il coordinatore e l’animatore spirituale di Palma di Majorca dove, circa settanta anni fa, il Movimento ha visto la luce, grazie all’iniziativa di un gruppo di laici e di sacerdoti e, in particolare, di Eduardo Bonnin ritenuto il fondatore del Movimento. L’intervento dei due responsabili spagnoli Loren Marian don Toni Vadell (questi i loro nomi) ha segnato due momenti specialissimi per la loro testimonianza e per il loro apporto esperienziale.

L’assemblea Nazionale ha visto i suoi momenti “clou” con gli interventi dell’Animatore Spirituale Nazionale don Giuseppe Alemanno, del Coordinatore Nazionale Adriano Monaco, dell’animatore spirituale della diocesi di Fermo don Ubaldo Speranza (già animatore spirituale nazionale) e dei due ospiti spagnoli summenzionati.

Il primo ha particolarmente rimarcato l’invito a laici a porsi “accanto ai presbiteri con spirito libero e sincero, con spirito di fraternità e di corresponsabilità. Non parlo di collaborazione. Ci vuole anche quella ma io parlo di condivisione concreta e diretta di corresponsabilità. Parlo di condivisione che non significa abbassare la testa e dire sempre ‘sì’. Significa confronto, significa ricerca, significa scelta. Perché bisogna confrontarsi con i presbiteri”. L’animatore Spirituale ha sottolineato, inoltre la necessità di essere consapevoli che “siamo chiamati ad essere una sola cosa quindi a seguire il cammino con un gruppo di persone…”.

Il Coordinatore Nazionale ha esordito sottolineando che “con questa assemblea vogliamo offrire all’attenzione di tutti i gruppi diocesani del Cursillo italiano la possibilità di un sereno confronto sui percorsi pensati dal coordinamento nazionale, quelli intrapresi nel corso di quest’anno ed i progetti futuri da costruire insieme”.

Parlando della finalità della stessa assemblea lo stesso Coordinatore ha poi aggiunto che questa “si pone come primo obiettivo quello di promuovere e vivere la collegialità qui rappresentata dalle diverse realtà diocesane, territoriali e nazionale per cercare di orientare il cammino del Cursillo, attenti ai segni dei tempi, adattando, ove possibile, nuove vie alle accresciute necessità dei nostri giorni e alle mutate condizioni della società, secondo quanto indicato da Papa Francesco nel suo discorso all’Ultreya del 30 aprile…”.

La verifica ha evidenziato una realtà che, sia pur molto variegata per le singole diocesi, complessivamente mostra che la situazione del Movimento in Italia è buona. Questo è vivo e attivo, è in un momento buono, un momento di grazia pur in una società che sta vedendo una sorta di scristianizzazione che, in fondo, è più apparente che reale in quanto, sia pure lentamente, la Cristianità si sta scrollando di dosso certe “incrostazioni residue” che hanno cominciato a cadere subito dopo il Concilio Vaticano II.

Quanto alle linee programmatiche, l’orientamento è quello di seguire le proposte fatte da papa Francesco al Movimento nell’incontro del 30 aprile u.s. oltre quelle fatte dal vescovo di Fano mons. Armando Trasarti e dal cardinal Bagnasco, presidente della Cei, in occasione dell’ultima Ultreya Europea.

In definitiva si è trattato di tre giorni di Grazia che agli occhi di tutti i partecipanti hanno costituito un’ulteriore bella esperienza per una vera crescita spirituale e una nuova spinta propulsiva sulla via dell’evangelizzazione degli ambienti che è, e resta, la finalità primaria del Movimento.

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ZENIT Staff

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