Dallo sguardo della Chiesa russo-ortodossa, l’Occidente appare come un’area geografica ormai svuotata dei suoi valori. Lo afferma il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, sottolineando come i valori morali cristiani nelle società occidentali siano diventati di secondaria importanza anche alla luce delle ondate migratorie da parte di popolazioni di religioni diverse da quella cristiana.
“Negli ultimi anni si sono verificati cambiamenti radicali nella vita spirituale in Occidente”, l’osservazione del Patriarca. Il quale ha sottolineato che “i Paesi occidentali hanno smesso di identificarsi con la tradizione cristiana”. Kirill ne individua le cause nell’immigrazione. “Sulla base del fatto che oggi non solo i cristiani vivono in Occidente, è stata portata avanti un’idea di società nella quale i valori morali cristiani non debbano essere quelli dominanti”.
Parlando con Franklin Graham, capo dell’organizzazione di beneficenza Samaritan’s Purse e della Chiesa evangelica americana Billy Graham Evangelistic Association, il Patriarca ha quindi espresso preoccupazione circa alcune leggi adottate in Occidente, compresi gli Stati Uniti, che hanno elevato l’unione tra persone dello stesso sesso allo stesso livello del “matrimonio naturale che il Signore ci ha comandato”.
Kirill ha rilevato che “le persone che sono in disaccordo con queste leggi sono inoltre sottoposte a repressione. E i cristiani che difendono il significato eterno dei valori morali cristiani sono soggetti a pressioni, innanzitutto mediatiche”.
Infine, il Patriarca ha detto che la Chiesa russo-ortodossa ha interrotto i rapporti con le Chiese cristiane che hanno deciso di appoggiare l’idea delle unioni tra persone dello stesso sesso iniziando ad ordinare come sacerdoti e vescovi degli omosessuali e “sposando” coppie gay.