Sono passato a visitare un celebre santuario. Tra i tanti “ex-voto”, una bici appesa al chiodo. “Quella è la bici che ha vinto il record dell’ora”.
Tutti ad ammirare quelle ruote, quella forcella…. Strano, quei pedali, famosi perché su loro s’era scatenata la potenza d’un campione, erano immobili; quindi immobile, inerte anche la bici che col passare del tempo sarebbe diventata solo un ricordo del passato, ferro vecchio e ingombrante.
Ho provato anch’io quella bici…ma sembrava che mi dicesse: “Io non posso darti nulla se tu non mi trasmetti la tua potenza. Io sono debole perché debole è la tua pedalata, lento il mio andare perché fiacca la tua spinta. Io valgo quanto vale chi siede sulla mia sella. Esprimo la potenza o l’inesperienza di chi mi inforca. Fammi cavalcare da un campione e ancora sarò famosa.
Prendi coscienza che tu vali e sei veloce e potente quando, in totale disponibilità, permetti a Dio che ti abita, di scatenare in te la sua onnipotenza…
Ciao da p. Andrea
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