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Verso il Giubileo con la venerabile Maria di Gesù di Agreda

Giustizia nelle imposte per non affliggere i poveri

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La venerabile Maria di Gesù di Agreda (1602-1665) ebbe una fitta corrispondenza con Filippo IV di cui rimangono 618 lettere che vanno dal 1643 al 1665, anno della morte di entrambi. In tali scritti si nota che la monaca concezionista spagnola fu mossa da un amore misericordioso non solo verso le singole persone e famiglie del villaggio di Agreda, ma anche per la situazione complessiva del regno. Ciò sarà oggetto di un convegno di studio che si svolgerà nei giorni 29-30 ottobre 2015 presso la Pontificia Università Antonianum in Roma.

L’intensa vita di preghiera – che si esprime nell’opera La mistica città di Dio – non la aliena dalla realtà, ma a prova della sua autenticità la rende ancora più attenta come dimostra il seguente brano di quanto scriveva nel 1652 al sovrano in cui lo esorta a imporre le imposte con giustizia, ossia senza esasperare i poveri e coinvolgendo soprattutto i ricchi.   

Mi ha molto consolato che il tumulto di Cordoba si sia sedato e mi ha messo in agitazione il fatto che Siviglia si sia sollevata. Sia l’Altissimo eternamente ringraziato perché, come padre pietoso, ci minacciò con la sua giustissima ira e poi sguainò la spada (come dice Vostra Maestà). Non c’è cosa che mi affligga maggiormente che i sintomi di discordia e guerre civili tra di noi, perché sono queste le cose che più tenta il nostro comune nemico di seminare in questa Corona per distruggerci, e sarà severissimo il castigo della destra dell’Altissimo. Non posso esprimere per lettera ciò che sento in questo, e il tanto in cui mi sono adoperata nella mia pochezza perché il Signore ci guardi con pietà e allontani da noi il flagello che meritano i nostri peccati. Solo supplico Vostra Maestà, per amor di Dio, che si faccia il minor numero di innovazioni, e si eviti l’oppressione dei poveri poiché afflitti, non si rivoltino. Capisco quanto povera sia questa Corona e che è necessario trovare mezzi per rimpinguarla; però siano i più agiati e soavi, in modo che concorrano i ricchi e i potenti, ché essendo il carico generale non peserà né irriterà tanto.   

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Per approfondimenti

Maria d’Agreda, Mistica città di Dio. Vita della Vergine madre di Dio, Assisi 2015.

http://www.zenit.org/it/articles/verso-il-giubileo-con-alessandro-manzoni

http://www.cristianocattolico.it/rassegna-stampa-cattolica/formazione-e-catechesi/verso-il-giubileo-con-il-beato-pio-ix.html 

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ZENIT Staff

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