Domenica 25 ottobre, partirà il primo evento del progetto “Carismi nella città: i volti della misericordia di Dio”. Si tratta di un’iniziativa che vede protagonista l’Ufficio per la Vita Consacrata della Diocesi di Roma. L’intento è quello di far conoscere i vari carismi presenti nel territorio. Da secoli, infatti, religiosi, laici consacrati e missionari operano nei settori della carità, dell’educazione, della comunicazione, della sanità e dell’assistenza nella città di Roma a servizio di bambini, anziani, famiglie, giovani, ammalati e bisognosi.
Nell’anno dedicato alla vita consacrata, in concomitanza con il prossimo Giubileo della misericordia, i consacrati di Roma hanno voluto testimoniare la loro presenza col desiderio di alimentare la conoscenza reciproca e la collaborazione, ma anche una maggiore vicinanza alla cittadinanza, a quelli che sono lontani dalla chiesa e che non sanno cosa significhi vivere totalmente donati a Dio e ai fratelli.
Il primo evento, programmato per il prossimo 25 ottobre al Villaggio dell’Ospitalità presso la Parrocchia S. Maria dell’Ospitalità, in via del Torraccio, avrà come titolo: “La gioia della misericordia”. I consacrati vogliono raccontare, attraverso testimonianza, stand, video, arte e musica, la loro presenza a Roma, presentando i diversi carismi, ossia le famiglie religiose che operano nel settore della carità non solo con competenza e passione, ma anche con lo stile proprio di ogni Congregazione.
P. Agostino Montan, direttore dell’Ufficio per la Vita Consacrata di Roma, afferma che questa iniziativa è un modo per esprimere comunione fra le diverse forme di vita consacrata presenti nella Diocesi e anche una testimonianza della vitalità dei carismi che hanno dato origine a tante Congregazioni, maschili e femminili, dediti al servizio dei poveri, degli ammalati, dei disabili e di quanti ogni giorno bussano alla porte dei conventi per chiedere aiuto, sia materiale che spirituale. Domenica, andando a questo evento, che vede riuniti tutti insieme i vari consacrati della diocesi, si potrà constatare di persona le attività e la spiritualità che ogni famiglia religiosa presenta.