Un masso di ghiaccio, un blocco di ferro, un cubo di cera o di vetro…, finché rimangono chiusi in se stessi, non sono disponibili all’uso, non sono pronti a servire il fabbroferraio o chiunque abbia bisogno di loro.
E’ chiaro che la loro disponibilità, la loro capacità di servizio dipende da come si lasciano investire dal calore e da quanto salgono in alto verso i gradi più alti della temperatura.
Il fabbroferraio, ad esempio, che lavora e piega il ferro… ne gode tutta la disponibilità solo quando la temperatura del metallo sale fino a raggiunge il giusto calore; lo scultore può sfruttare appieno la malleabilità della cera quando questa, sciolta e liquefatta dal calore, può colare giù negli stampi.
Ci parlava di questo un amico, Fabio, per dirci che ogni persona, ogni uomo, se chiuso in se stesso, ogni individuo, se bloccato dalla propria egoistica rigidità, difficilmente può “colare” in basso. A fatica può servire il prossimo, chi prima non si lascia sciogliere al calore incandescente del fuoco.
Purificato dall’amore dell’eros, attraverso la filantropia, per raggiungere l’incandescenza della completa gratuità, l’agape, ognuno di noi potrà “sciogliersi e colare” nella donazione.
Solo salendo fino a raggiungere l’altezza della Sua temperatura, possiamo scendere, disponibili ad entrare nell’umano e vivere per servire.
Ciao da p. Andrea
Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.