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"Le reti di Francesco", decalogo di cyberspiritualità francescana

Il nuovo volume di Paolo Floretta, edito da EMP, coniuga la spiritualità francescana con la tecnologia digitale e i suoi risvolti linguistici

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San Francesco, maestro spirituale anche del vivere in internet? Pare proprio di sì, nonostante gli 800 anni che ci separano da lui. Francesco è maestro di reti e relazioni, il suo chiostro è allargabile al web e la sua esperienza umana e spirituale può aiutare ad abitare questo ambiente di indiscusse potenzialità e ingannevoli trappole disumanizzanti.

Attraverso questa chiave di lettura audace, nel libro Le reti di Francesco edito dalle Edizioni Messaggero Padova l’autore, il francescano conventuale Paolo Floretta, coniuga in modo naturale la spiritualità francescana con la tecnologia digitale e i suoi risvolti linguistici. Un invito, il suo, a declinare il carisma di Francesco d’Assisi in una cyberspiritualità che davvero faccia vivere in modo pieno l’incalzante, complesso e cangiante mondo del virtuale.

In fondo, scrive l’autore, se i francescani hanno eletto a proprio chiostro il mondo intero, il web può ben rappresentare oggi una sorta di hyperchiostro. Ed è una missione francescana il cercare e offrire prospettive di fede che liberino e arricchiscano la vita, anche nello spazio dei social network. “Soprattutto – scrive Floretta – pensando alle nuove generazioni, i “nativi digitali”, che dall’interno dell’ambiente socialtecnologico stanno formando le proprie identità e i propri stili relazionali”.

Senza dimenticare che – per usare le parole di Papa Francesco al quarto Congresso nazionale della Pastorale delle comunicazioni sociali in Brasile, a luglio 2014 – «il continente digitale, prima di essere una mera realtà tecnologica, è innanzitutto un luogo di incontro tra uomini e donne le cui aspirazioni e le cui sfide non sono virtuali, ma reali e hanno bisogno di una risposta concreta». Anche di fede o comunque di senso, perché – sempre rifacendosi alle parole del pontefice – una pastorale digitale è chiamata a tener conto, più di altre, anche di coloro che non credono, ma coltivano un desiderio di assoluto e verità.

Il libro, rivolto a genitori, insegnanti, catechisti, animatori, seminaristi, operatori pastorali, consacrati o laici che siano, traccia un decalogo per interagire pastoralmente in internet con spirito francescano: spunti, riflessioni e strumenti operativi, per trasformare le connessioni in relazioni, laboratori di significati e incontri evangelizzanti.

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ZENIT Staff

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