Daily meditation on the Gospel

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La gioia di servire

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Lc 12,35-38

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Lettura

Un tema ricorrente negli insegnamenti di Gesù è quello della vigilanza. Egli non si limita a suggerirla o a raccomandarla, ma, quando ne ha l’occasione, offre indicazioni dettagliate che, se accolte fedelmente, potranno risultare utili. Proprio come aveva fatto Jahvè con il suo popolo nella notte della liberazione dando ordini attraverso il suo servo Mosè. E ciò non per incutere paura ma per tenere accesa dentro di loro la speranza che, nella fedeltà alle indicazioni ricevute, farà sperimentare loro la gioia legata al compimento delle promesse già nel tempo dell’attesa operosa.

Meditazione

Ancora una volta l’insegnamento di Gesù è offerto con una parabola e la sua raccomandazione trova spazio in un quadro che ci apre alla concretezza di una storia di servi e di un padrone, di attesa, di promesse e di beatitudine. La premura e la fedeltà dei servi, che attendono il padrone di ritorno dalle nozze, vengono lasciate immaginare insieme alla rapidità dei gesti con cui si cingono le vesti e accendono le lampade, tenendole in mano per essere pronti ad aprire al primo suo tocco sulla porta. Non è facile poter dire se ciò che qui Gesù voglia far capire sia soltanto la capacità dei servi di vivere l’attesa con una pronta sollecitudine che li proietta nel futuro, o anche la fretta del padrone di servire a tavola quei servi fedeli dopo averli fatti accomodare. Considerando però che, fuor di parabola, nella mente di Gesù, quel padrone non è altro che il Padre celeste, e ben sapendo quanto egli stesso ci abbia tenuto a farne conoscere la grandezza di amore e la ricchezza di misericordia, non è difficile pensare che, proprio proiettandosi dentro quel suo abbraccio d’amore fatto subito servizio, ogni servo di ogni tempo potrà trovare l’attrazione necessaria per vivere la sua vita secondo le condizioni indicate da Gesù; nella certezza che la beatitudine promessa, già assaporata nella speranza, ha in sé il potere sconfinato di soddisfare ogni attesa. Con una promessa così chiara anche una notte buia potrà essere superata. «Tanto è il bene che mi aspetto – diceva san Francesco di Assisi – che ogni pena mi è diletto». E chi può dubitare che san Francesco sia stato un servo fedele secondo il Vangelo? Tutto l’opposto di chi afferma che “questo mondo è sì una valle di lacrime ma ci si piange bene!”. E si accomoda, senza badare al resto.

Preghiera

Il tuo insegnamento, o Gesù, è chiaro. Tu ci vuoi servi vigilanti e premurosi nei confronti dei nostri fratelli come lo sei stato tu. Fa’ che sappiamo esserlo sempre, non per la consolazione della ricompensa promessa, ma ancor più per la gioia di aver fatto quello che tu ci chiedi.

Agire

Per esercitarmi nella prontezza oggi troverò l’occasione per svolgere un servizio nei confronti di qualcuno, con il massimo dell’amore possibile, ancor prima che mi venga richiesto.

Meditazione del giorno a cura di mons. Gerardo Antonazzo, vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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